Frosinone in corsa per ospitare l'edizione 2019 del Lazio Pride. E per il capoluogo, primo nella classifica social lanciata dallo stesso comitato organizzatore, sarebbe una prima volta. L'iniziativa, che si pone l'obiettivo di sensibilizzare sulle tematiche riguardanti il mondo lgbt+ (lesbiche, gay, bisessuali, transgender), potrebbe svolgersi, tra maggio e luglio. Candidate anche Albano Laziale, Viterbo, Guidonia, Ostia e Latina. In questi ultimi due centri si sono svolte le tre precedenti edizioni. Quella 2019 combacia con il cinquantesimo anniversario dei moti di Stonewall, partiti da New York per rivendicare i diritti della comunità omosessuale.

La notizia del possibile Lazio Pride a Frosinone non ha lasciato indifferente il mondo della politica. Diversi gli esponenti che hanno espresso il proprio punto di vista. Perplessità, ad esempio, sono state avanzate, tramite i propri rappresentanti territoriali, dai giovani della Lega, da Gioventù Nazionale, Casapound e Forza Nuova. Hanno dato, invece, il loro sostegno all'iniziativa, tra gli altri, i Giovani Democratici e la formazione politica Possibile. Sul tema sono intervenuti anche Sara Battisti, consigliere regionale in quota Pd, e Danilo Magliocchetti, consigliere comunale e provinciale in quota Forza Italia. «Mi auguro davvero che Frosinone ospiti l'edizione 2019 del Lazio Pride afferma Battisti La classifica provvisoria del contest social lanciato dagli organizzatori vede infatti il nostro capoluogo di provincia in vantaggio ma serve ancora un piccolo sforzo.

Sarebbe una bella occasione per dare l'immagine di una città e di una provincia accogliente, libera e democratica, che non svetta solo nelle classifiche delle maglie nere ma si distingue anche per la difesa dei diritti e delle libertà delle persone.
L'opposizione di Casapound, di Fratelli d'Italia e di altri partiti di destra è un motivo in più per sostenere con maggiore forza la candidatura di Frosinone». Per Danilo Magliocchetti «pur con il massimo rispetto per coloro che scendono in piazza per manifestare, l'ipotesi di celebrare a Frosinone il Lazio Pride proprio non riesce a entusiasmarmi perché il rischio, piuttosto concreto, che si corre con questo genere di manifestazioni è l'ostentazione. Personalmente prosegue ritengo le battaglie per i sacrosanti diritti delle dignità sessuali, etero o gay che siano, troppo importanti per spettacolarizzarli in piazza con manifestazioni.

Se si vuole combattere l'omofobia non è con queste genere di iniziative che si raggiunge lo scopo, ma con una corretta informazione ed educazione, a cominciare dai banchi di scuole. Non con il folclore». Intanto, proseguono le votazioni (fino al 30 gennaio) per esprimere sui social la propria città preferita per ospitare il Lazio Pride. Nel computo totale delle preferenze (Facebook+Instagram) Frosinone, nell'u l t imo aggiornamento del comitato organizzatore, è al primo posto. Precede Latina, Albano Laziale, Ostia, Viterbo e Guidonia. Dopo questa fase il comitato organizzatore Lazio Pride, composto da Arcigay Roma, Arcilesbica Roma, Azione Trans, Gay Center e Sei Come Sei Associazione Onlus, individuerà tra le tre che avranno ricevuto più voti, la città pronta per ospitare l'edizione 2019. Su Facebook ad ogni realtà è stata associata un'emoticon. E, anche dopo la "rotazione" delle stesse, Frosinone su Facebook è ancora in testa.