Spazio satira
Talk show politici, il problema esiste
24.09.2015 - 17:32
Appena due giorni fa quasi non si faceva altro che parlare della dichiarazione di Renzi sui talk show politici. Dice il premier che i talk show raccontano solo l'Italia brutta e non si può continuare così, oltre a fare ascolti bassissimi. Trovo che Renzi abbia involontariamente sollevato un tema che va analizzato. Se è vero che i talk show hanno uno share basso, secondo me le cause sono principalmente due: lo stile comunicativo dei politici e la qualità dell'informazione.
La prima causa che ho elencato è evidente per chiunque. I politici di oggi non dialogano, anzi si azzuffano, fanno teatrino. Se andate a ripescare i dibattiti politici televisivi degli anni ‘60 e ‘70, vi accorgete che l'approccio era totalmente diverso. Gli esponenti degli opposti schieramenti, pur discordando tra loro, si esprimevano pacatamente, lasciavano finire di parlare l'altro e il mediatore non faceva grandi sforzi per regolare il confronto. Il cambio d'atteggiamento arriva a cavallo tra gli anni ‘80 e ‘90, con l'avvento della tv commerciale, il video inteso come spettacolo e le nuove tecniche di comunicazione, che insegnano come prevaricare e come dissuadere senza curarsi della qualità dei messaggi.
L'altra causa, la qualità dell'informazione, è invece ascrivibile agli autori dei programmi, che forniscono rappresentazioni stereotipate, faziose seppur velatamente, piegate totalmente al volere dei politici, molti dei quali sono ormai divenuti troppo prevedibili in quello che diranno. Parecchi infatti ripetono a pappardella il copione preparatogli invece di essere autentici. Reputo però ben più disdicevole, il fatto che quasi tutti i conduttori dei talk non hanno un briciolo di spirito critico. Il politico di turno spesso può dire cose inesatte o assai opinabili, senza che il conduttore faccia obiezioni.
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