Si è da poco conclusa, ad Alatri, la celebrazione della "Giornata della Memoria", svoltasi con due giorni di anticipo. Nell'ex campo di internamento le "Fraschette", dove sono passati migliaia di deportati durante la Seconda Guerra Mondiale, dal 1942 al 1944, vi sono stati momenti di forte commozione. Così come era stato anticipato, alla presenza del sindaco di Alatri Giuseppe Morini e del prefetto Ignazio Portelli, sono state consegnate le medaglie d'oro alle famiglie degli internati. "L'obiettivo che noi ci prefiggiamo è di sensibilizzare soprattutto i giovani sul tema - spiega il primo cittadino Morini. Bisogna investire sul passato per poter raccogliere illuminare il futuro. Qualcuno ha scritto che la 'memoria' non è solo un dovere ma un imperativo. Sono orgoglioso che il prefetto abbia voluto celebrare qui, in questo luogo significativo, la particolare giornata, in questo posto di ghettizzazione verso chi aveva credenze e idee diverse. Un omaggio a chi ha sofferto, con la speranza che episodi simili non accadano mai più". "Questo è un luogo di grande tristezza, sofferenza e morte - aggiunge il prefetto Portelli-. La cerimonia di oggi vuole che la memoria aiuti a non ripetere più simili e terribili violenze. Abbiamo voluto i giovani per dare un grande insegnamento". 

Stanno per iniziare le celebrazioni della "Giornata della memoria" all'ex campo profughi delle "Fraschette" di Alatri, fortemente voluta e organizzata dal prefetto Ignazio Portelli. In questo luogo di ricordo e dolore, furono migliaia le persone internate durante gli anni della Seconda Guerra Mondiale, nello specifico tra il 1942 e il 1944. Alla manifestazione interveranno: il Prefetto di Frosinone dott. Ignazio Portelli, il Sindaco di Alatri ing. Giuseppe Morini, il dirigente USR di Frosinone Dott. Pierino Malandrucco, la responsabile dell'archivio storico Comunità ebraica di Roma (ASCER) "G. Spizzichino" dott.ssa Silvia Haia Antonucci.

Durante la manifestazione verranno consegnate delle medaglie d'onore da parte del dott. Ignazio Portelli ai familiari delle vittime della deportazione. La popolazione è vivamente invitata a partecipare per non dimenticare. Questa la lista degli insigniti: Malizia Fortunato, Prata Renato, Sinacola Domenico, Broccoli Giovanni, Petreccia Biagio, Petreccia Carmine, Simeone Amedeo Filiberto.

La storia del Campo Le Fraschette, è stata riportata alla luce grazie ad una intensa attività di ricerca e documentazione archivistica e testimoniale portata avanti dall'Associazione Nazionale Partigiani Cristiani di Frosinone che nel corso del primo decennio del 2000 ha pubblicato due studi e realizzato numerosi convegni sul tema.  Il Campo oggi è ancora delimitato da un muro di cinta, da una garitta ben conservata, da baracche sparse all'interno dell'intera area e da una chiesetta ormai semi distrutta.

Dopo la guerra, per lunghi anni, il Campo ha continuato a funzionare come Centro Raccolta Profughi e anche questa storia è stata documentata e ben testimoniata. L'ANPC di Frosinone ha più volte ed insistentemente lanciato appelli affinché almeno una parte di questo luogo della memoria venga salvaguardato a testimonianza di ciò che è stato.

di: La Redazione