Tre bandi pubblicati dal Comune di Cervaro per tre posti a tempo indeterminato, è bufera. Una lettera anonima arriva in Comune, con accuse circostanziate, insieme ad altrettante richieste di fare chiarezza. Qualcuno, con un numero di protocollo in evidenza, ne pubblica il contenuto. E scoppia la polemica sui social.

Il presidente del consiglio comunale cittadino, l'avvocato Andrea Coletta, ha già annunciato di voler presentare una doppia denuncia: una contro ignoti (dacché la firma in calce c'è ma secondo gli amministratori sarebbe stato utilizzato un nome "comune" per evitare l'identificazione del reale autore) in grado di svelare l'identità di chi ha inviato la missiva in municipio; l'altra volta a individuare i responsabili di due presunte violazioni. Quella di aver diffamato sia lui che altri amministratori su Facebook e quella di aver portato fuori dalla casa comunale il documento con tanto di numero di protocollo per poi far divenire virale (sul web) ogni accusa.

I bandi e le accuse
I posti a tempo indeterminato (e parziale) sono tre: tre, dunque, i concorsi pubblici destinati alla selezione di personale per istruttore direttivo tecnico, istruttore tecnico e istruttore direttivo amministrativo. Concorsi destinati sia a diplomati che a laureati. I bandi in questione (con scadenza al 28 dicembre scorso) hanno di certo fatto gola a molti e sul sito internet del Comune sono state indicate procedure concorsuali, requisiti e modalità di partecipazione. Tutto nella norma. Se non fosse che, proprio al Comune, è stata indirizzata una lettera in cui sono stati chiesti precisi chiarimenti oltre all'accertamento di presunte "pressioni" attribuite ad alcuni amministratori locali per favorire persone a loro care o parenti. Poi la stessa lettera, con numero di protocollo, sarebbe stata divulgata (non è ancora chiaro come) finendo al centro di polemiche on-line. E non solo.
«Un gesto ignobile, fatto da qualcuno che vuole screditare l'amministrazione -ha commentato ieri l'avvocato Andrea Coletta, presidente del consiglio comunale di Cervaro- Per questo andrò fino in fondo, presentando in questi giorni una doppia denuncia in grado di mettere a nudo non solo l'autore reale della lettera ma anche il "corvo" che con tanto di numero di protocollo l'ha resa pubblica. E chiedendo, ovviamente, anche l'accertamento nei confronti di chi ha usato i social per diffamarci. Un modo davvero poco ortodosso, oltre che illegale, di fare campagna elettorale gettando discredito sugli amministratori onesti».