La struttura dell'ex centro anziani di via Firenze è divenuta un'area degradata nel cuore della città. Erbacce, alberi incolti, vegetazione che sporge dalle grate, topi visti aggirarsi nei pressi dell'immobile. È ormai lontano quel dicembre del 2014 quando ci fu l'inaugurazione dei nuovi locali destinati ai sorani della terza età in via Ludovico Camangi e al contempo cominciò il declino del vecchio centro anziani. In quell'occasione, tagliando il nastro inaugurale del nuovo stabile realizzato in tempi record, l'allora sindaco Ernesto Tersigni disse: «Questa sede è una realtà che deve essere vista come un punto d'inizio per la terza età. Siamo riusciti in una cosa storica, riunire i due centri anziani della città e credo che tutti insieme si possa andare avanti nel migliore dei modi. Non limitiamoci al gioco delle carte, siete una risorsa per Sora, impegnatevi per il sociale. Avete tutto il diritto di avere una sede sociale dignitosa e questa amministrazione comunale ha fatto il possibile per offrirvela».

E se nel centro anziani di via Ludovico Camangi pare essere tornato il sereno dopo tanti litigi, specie per la nomina del presidente che ora pare aver messo tutti d'accordo, nelle ultime settimane si ripetono le segnalazioni e le proteste dei residenti di via Firenze per lo stato di degrado in cui versa il vecchio centro in disuso. «Non è possibile vivere in queste condizioni sbotta un uomo che abita nei pressi dello stabile, non lontano dalle scuole e dal commissariato di polizia Qua le sterpaglie del giardino dell'ex centro anziani avanzano lungo i marciapiedi ma nessuno interviene. Anche gli alberi avrebbero bisogno di una potatura. Insomma, è necessario che venga fatta una bonifica dell'area. Fu ripulita più di un anno fa, ma poi nessuno più si è occupato di sistemarla. Gli anziani sono andati via e qui è rimasta solo l'incuria. Al Comune non interessa?». La risposta dell'amministrazione arriva a stretto giro dall'assessore ai servizi sociali Veronica Di Ruscio, che spiega che lo stabile di via Firenze è privato. Come dire: tocca al proprietario intervenire.