È stato arrestato ieri dai carabinieri di Maenza un 42enne di Sezze su cui pendeva un ordine di carcerazione definitivo per l'espiazione di una pena residua di tre anni e un mese, risalente al 10 ottobre 2016.

L'uomo è stato fermato e identificato davanti al Serd di Priverno dove i militari dell'Arma di Maenza, guidati dal luogotenente Fucci erano appostati a seguito di attività investigativa, proprio aspettando che lui andasse a ritirare la sua dose di cura palliativa a causa di una tossicodipendenza che si trascina da tempo.

L'uomo aveva cominciato a espiare la pena che gli arriva, principalmente, da un'estorsione risalente al 2009, oltre che da altri reati, ma dopo qualche mese si era reso irreperibile ai controlli effettuati dai carabinieri di Sezze, che avevano perso le sue tracce. Tracce ritrovate dai colleghi di Maenza, che lo hanno accompagnato ieri in carcere a Latina, dove rimarrà ristretto fino all'espiazione completa del periodo di detenzione dovuto.

Nel 2009, quando venne condannato a tre anni e sei mesi, nonostante il pubblico ministero avesse richiesto una pena di due mesi inferiore, venne arrestato per estorsione nei confronti di una donna di Monterotondo. La professoressa, quarantenne all'epoca dei fatti, era stata adescata su internet. A seguito di un fitto scambio di messaggi, sempre più hot, i due arrivarono a incontrarsi in un albergo.

La donna, però, vedendolo di persona, si rifiutò di consumare e scappò via. L'uomo non mollò la presa e, anzi, decise di cambiare bersaglio. Iniziò a minacciare la donna di pubblicare gli sms piccanti, distribuendoli sotto forma di volantini e online se la stessa vittima non gli avesse pagato la somma di 1.500 euro.

La donna, però, non si è piegata e ha trovato la forza di denunciare quanto le accadeva ai carabinieri di Monterotondo, che l'hanno aiutata a mettere in atto la sua "vendetta". Fingendo di accettare l'estorsione, la donna diede appuntamento all'uomo in un area di servizio di Latina, ma con lei c'erano anche i carabinieri, che sono intervenuti proprio mentre il setino intascava il denaro, completando di fatto il reato. Venne arrestato e a suo carico, a quel punto, sono scattati anche tutti gli altri carichi derivanti da altri reati con precedenti di scippo e furti.