Nonostante fosse finito già nei guai e non potesse avvicinarsi ai genitori e alla casa familiare, ha continuato a violare le prescrizioni che erano state imposte nei suoi confronti dagli inquirenti. Per questo motivo, le porte della Casa circondariale di Frosinone si sono aperte per un trentacinquenne residente a Pofi.

L'operazione è scattata sabato scorso. I carabinieri di Castro dei Volsci hanno rintracciato e tratto in arresto l'uomo, nella sua abitazione a Pofi. Il trentacinquenne, disoccupato, stando alle accuse, tra febbraio e dicembre dello scorso anno, aveva reso impossibile la vita dei genitori.

Con lo scopo di estorcere denaro ai familiari, in più occasioni ha messo in atto azioni contro la madre e il padre. Atti persecutori, maltrattamenti, furto di denaro. Era stato, infatti, denunciato più volte per i reati commessi ai danni dei propri genitori. Pertanto, era stato sottoposto alla misura cautelare dell'allontanamento dalla casa familiare e del divieto di dimora nel Comune di residenza.

Ciò nonostante, sempre stando alle accuse, l'uomo aveva continuato a violare le prescrizioni che gli erano state imposte, portando, quindi, l'autorità giudiziaria all'emissione del provvedimento eseguito dai carabinieri, agli ordini del maggiore Antonio Di Cristofaro (tutti coordinati dal colonnello Fabio Cagnazzo). I carabinieri dopo le formalità di rito, lo hanno condotto nella Casa Circondariale di Frosinone