Sora non dimentica il devastante terremoto del 13 gennaio di 104 anni fa. Ieri mattina l'amministrazione comunale ha celebrato l'anniversario con una toccante cerimonia alla presenza delle autorità e delle rappresentanze degli istituti scolastici.

L'assessore alle politiche culturali, Sandro Gemmiti,ha posto un cuscino floreale ai piedi della lapide che ricorda le vittime del sisma, posta sulla facciata del palazzo municipale. Poi padre Salvatore Crino ha invitato i presenti a un momento di raccoglimento e di preghiera in memoria dei caduti. A seguire, nella sala consiliare, è stato presentato il libro "La Violetta di Santa Gertrude" della giornalista Flavia Falcone. L'evento è stato aperto dal saluto del sindaco Roberto De Donatis che ha invitato i presenti a un minuto di raccoglimento per ricordare don Bruno Antonellis, il parroco tanto amato dai sorani del quale stamattina è stato celebrato il funerale nella chiesa di Santa Restituta.

Interessante l'intervento del professor Lucio Meglio, sociologo e docente universitario, come pure le parole dell'autrice del libro che svolge l'attività di addetto stampa al Comune di Eboli.
Nel corso della presentazione, moderata dalla giornalista Ilaria Paolisso, sono stati letti alcuni dei brani più significativi del romanzo che hanno catturato l'attenzione degli intervenuti.
"La Violetta di Santa Gertrude", edito nel 2018, è infatti un'avvincente e commovente biografia di una delle sorane sopravvissute al sisma del 1915: Elvira Dell'Unto, nata ad Avezzano il 29 agosto 1912 e morta a Eboli il 10 novembre 1983. Attraverso le vicende della protagonista, madre dell'autrice, si ripercorrono quei tragici fatti e quella scossa che a Sora fece 262 vittime.