Ambulanza bloccata dalla sosta selvaggia. Dopo il soccorso, gli operatori sanitari tornano indietro con il paziente in barella ma trovano la strada chiusa da un paio di auto in divieto. A San Leucio l'ennesimo triste episodio di inciviltà. Ritardi per una paziente con il femore rotto. Il fatto è avvenuto domenica pomeriggio intorno alle 16. Allertato il 118 dai familiari, la centrale aveva inviato un'ambulanza. Il tempo di prelevare l'anziana che al ritorno in piazzetta la strada era stata bloccata da un paio di auto in sosta vietata. Nemmeno il suono della sirena è servito a molto. Solo dopo infinite manovre, l'ambulanza è andata via.

Una perdita di tempo prezioso che in casi più gravi, avrebbe potuto portare anche al decesso del malcapitato di turno. «Se fosse stata un'emergenza – il commento dei parenti della donna avremmo dovuto cantare il "de profundis"».
Non è questo il primo episodio. Numerosi i disagi per gli operatori del 118 costretti spesso a districarsi tra i vicoli del centro storico scambiati per aree di sosta non autorizzate.

«Situazioni gravi che sono sotto gli occhi di tutti – hanno raccontato alcuni residenti ma che restano impunite. Il tutto a discapito di un servizio che interviene a salvare vite». Una giornata infinita per la povera donna che arrivata al pronto soccorso dell'ospedale di Frosinone ha dovuto attendere ancora prima di essere visitata. La famiglia ha quindi sporto denuncia al Tribunale dei malati e sta valutando di presentare un esposto alla procura della repubblica.

«Siamo arrivati al Pronto soccorso alle 16.30 – ha raccontato la figlia - pur trattandosi di una persona anziana, è rimasta in attesa sulla barella dell'ambulanza fino alle 3 di notte. Alle undici meno un quarto è stata visitata. La segnalazione non è contro medici, infermieri e personale addetto che, loro malgrado, fanno tutto il possibile. Non c'è organizzazione.
Avevamo già la visita di un ortopedico con tanto di referto RX in mano. Perché aspettare fermi al pronto soccorso? Se i pazienti continuano ad occupare le barelle dell'ambulanza, si toglie il servizio a chi magari ne ha più bisogno»