L'ambiente bistrattato non trova pace. Strapazzato dagli incivili dei rifiuti che, noncuranti, spesso scaricano ogni cosa nei pressi dei cassonetti a bordo strada e in aperta campagna a Ferentino. Negli ultimi giorni in via Stazione, in un tratto anche abbastanza trafficato e vicino alle abitazioni, accanto ad alcuni cassonetti faceva cattiva mostra il sedile di un veicolo (dopo il water il sedile), mentre nei giorni precedenti, in un'altra zona della città, avevano scaricato la ruota di un trattore e il paraurti di un'auto, talvolta pure biciclette.
La piaga dell'abbandono degli scarti di ogni genere, può essere guarita solo con controlli costanti e meticolosi (se non con la tecnologia), cosa non facile stante anche l'estensione notevole del territorio cittadino. Si pensava che con la rimozione dei cassonetti fosse fatta, come è avvenuto all'inizio di via Stazione (un punto che era stato scambiato per discarica) e all'ingresso della strada che porta all'Itis (Casilina interna). Macché, gli incivili dei rifiuti scaricano altrove. Staremo a vedere come proverà a risolvere la questione il Comune (sta dando vita a una serie di iniziative antismog) e la società preposta, magari con la messa in pratica dell'apposito piano pro differenziata allo studio nel 2018.

Intanto i carabinieri della stazione cittadina e i colleghi forestali hanno disposto nuovi prelievi dell'acqua "schiumata" nel fiume Alabro, in territorio di Ferentino. I campionamenti sono stati eseguiti nei giorni scorsi dall'Arpa, il liquido prelevato sarà analizzato, con la speranza che si arrivi presto a una soluzione. Novità giungono invece dalle polveri sottili in calata, dal 1 al 13 gennaio 2019 hanno sforato 4 volte.
Tuttavia anche il tempo svolge un ruolo fondamentale. Vento e pioggia spazzano via lo smog presente nell'atmosfera, cosicché agli effetti negativi del maltempo fanno spesso da contraltare quelli positivi connessi al tasso degli inquinanti.