La città di Sora piange la morte dell'indimenticabile don Bruno Antonellis. Si è spento a 82 anni all'ospedale SS. Trinità di Sora domenica mattina dopo un'aggressiva malattia. Un servitore del Signore sempre disponibile per tutti, uomo di cultura, insegnante di religione al Liceo classico di Sora, parroco della chiesa di Santa Restituta dove una folla di fedeli, da ieri, gli sta rendendo omaggio nella camera ardente che sarà aperta oggi fino alle 22. Domani alle 11 i funerali seguiti dalla ditta Ianni e Caira di Sora. Il gonfalone del Comune è esposto, a lutto, vicino la salma del caro prete, amico di molti, sacerdote amato dall'intera città.

«Con lui è andata via un pezzo di storia di Sora», dicono i cittadini commossi. A garantire il servizio d'ordine l'associazione nazionale carabinieri di Sora, i vigili urbani e i dipendenti dell'ente volsco.
«Con don Bruno perdiamo un faro, un porto sicuro. Lo è stato per tanti di noi nei difficili anni dell'adolescenza, così come per tutti nel suo lungo ministero, portato avanti interpretando le difficoltà di ogni percorso di vita, sapendo di trovare sempre le migliori parole di conforto rispetto alle nostre umane fragilità. Guadagniamo un patrimonio di amore che custodiremo in noi», ha dichiarato il primo cittadino Roberto De Donatis.
Anche l'ex sindaco Ernesto Tersigni ha espresso parole di cordoglio. «Sono stato a trovarlo sabato mattina. Abbiamo chiacchierato un po', ma vedendolo affaticato l'ho salutato. Sono stato suo alunno e ho avuto per lui sempre un rapporto particolarmente affettuoso. Lascia un grande vuoto».
Parole toccanti anche dal Priore della Confraternita dell'Immacolata Concezione, Luigi Milano: «Grande sconforto e vuoto improvviso, ma è sopraggiunta una grande forza per il nostro futuro, che lui mi ha sempre trasmesso». A fargli eco il segretario Sandro Rapini che ha detto:«Era una persona corretta, ci confrontavamo tutti i giorni. Da settembre ha perso il suo smalto, la sua forza, ma l'umore è stato lo stesso. Aveva sempre il desiderio di portare avanti le situazioni positivamente e sottolineo che noi non abbiamo mai negato niente a nessuno».