Dosi lasciate in deposito. E dosi pronte allo spaccio. È soprattutto nelle ore notturne che ai giardinetti dello Scalo, a Frosinone, si spaccia più o meno alla luce del sole.

Una piazza di spaccio, quella dello Scalo, che ha preso sempre più piede a seguito di recenti operazioni di polizia che hanno colpito altre zone più redditizie. Diverse le operazioni condotte dalle forze dell'ordine che, negli ultimi tempi, hanno arrestato e denunciato diverse persone e sequestrato soprattutto marijuana e hashish. Droga trovata addosso ai fermati, ma anche nelle siepi dei giardinetti, una sorta di deposito dove custodire le dosi come scorta.

Sovente i fermati sono giovani africani. Richiedenti asilo che vengono facilmente "ingaggiati" da chi tira le fila dello spaccio e utilizzati come pusher. Non a caso, gli ultimi due arresti in ordine di tempo, effettuati dalle volanti della questura, dopo un inseguimento conclusosi proprio nell'area dei giardinetti, ha riguardato due ventenni gambiani in attesa di definizione della pratica di richiesta dell'asilo politico e provenienti da Cassino e Castro dei Volsci.

Non sono gli unici. Gambiani erano anche altri che, a fine anno, sono stati denunciati o arrestati per lo stesso motivo. Solo nel 2018 si registrano due sequestri ciascuno da 100 grammi tra le siepi dei giardinetti tra il 21 e il 22 novembre; il 2 novembre all'interno di un ombrello un altro gambiano aveva undici dosi tra marijuana e hashish. A maggio denunciato sempre un gambiano con la cannabis dopo un intervento per una lite per un furto, presumibilmente per questioni legate alla droga. Mentre a gennaio erano stati denunciati un gambiano e un somalo.

A fornire un contributo alle forze dell'ordine anche la presa di posizione della giunta comunale. A seguito di diverse segnalazioni ha deciso di sbarrare le porte alle aree giochi dei parchi pubblici a chi non accompagna bambini. E questa settimana inizieranno i controlli da parte dei vigili urbani come anticipa il sindaco Nicola Ottaviani. Che dichiara: «Le operazioni di polizia giudiziaria degli ultimi giorni dimostrano che le preoccupazioni che nutrivamo per la frequentazione di alcuni parchi pubblici, da parte di soggetti di origine africana, senza accompagnare minori, erano fondate.

Risultava, infatti, incomprensibile assistere alla presenza di alcuni soggetti che, anche per posizione anagrafica, e dunque per età, non potevano avere alcun interesse per aree giochi destinate a fanciulli ed infanti. Il lavoro svolto dai comandi delle forze dell'ordine con polizia, carabinieri e guardia di finanza, ha sortito i risultati sperati, anche grazie all'apporto delle decine di telecamere posizionate sull'area e del supporto della polizia municipale.

Nei prossimi giorni verranno ulteriormente intensificate le attività di controllo per verificare il rispetto della recente delibera di giunta, con cui si prevede di sanzionare la presenza in tutte le aree giochi della città (largo Turriziani, villa comunale, parco Matusa, Sacra famiglia) di soggetti maggiorenni che, non accompagnando fanciulli, non si comprenderebbe per quali motivi stazionino all'interno delle aree destinate all'attività ludica dei minori.

Qui non è in discussione la solidarietà internazionale, poiché chi entra in Italia per motivi umanitari o per fuggire da odio e discriminazione è sempre ben accetto, ma stiamo trattando esclusivamente la problematica del rispetto delle norme e delle regole del contesto civile da parte di tutti, indipendentemente dalle origini o dal colore della pelle, che non possono costituire elementi di sanzione o peggio ancora di esenzione dal nostro ordinamento»