Hanno deciso di parlare, negando ogni addebito, Michelina Gallo e suo figlio Antonio Salvatore Picciano, arrestati martedì insieme al vicino di casa Antonio Izzi. Tutti (assistiti dall'avvocato Mariano Giuliano) ritenuti responsabili di spaccio a Cassino.
Michelina ha negato ogni addebito, suo figlio Antonio pure e ha chiesto un esame delle impronte digitali rilevate sulla droga trovata in cortile. Il giovane di 25 anni, infatti, ha negato in modo netto di aver gettato dalla finestra la droga trovata nel cortile e sottoposta a sequestro. Ed è finito ai domiciliari. Il vicino di casa, invece, ha preferito la strada del silenzio.
Il blitz degli agenti del Commissariato di Cassino, guidati dal dottor Raffaele Mascia lo ricordiamo è scattato martedì all'alba nella "Fossa dei Serpenti". La polizia di Stato, impegnata nel dare esecuzione a tre ordinanza di custodia proposte dal pm Armanini(emesse dal gip Sodani) avevano quindi arrestato in flagranza il ragazzo che secondo le accuse aveva tentato di gettare la droga dalla finestra. Sarebbe stata Michelina, secondo gli inquirenti, ad assumere il comando dell'attività quando suo marito (ora libero) era finito in carcere. Diversificando i traffici. Nella loro palazzina, stando alle testimonianze rese, clienti di ogni età e di ogni estrazione sociale.