Morte sospetta di un'anziana al Dono Svizzero, diciannove medici indagati. Tra i camici bianchi chiamati a rispondere di omicidio colposo, anche un professionista di Cassino. Insieme a loro il conducente della vettura, che invece è accusato di omicidio stradale. Giovedì l'autopsia per Gina Capobianco, la donna di 77 anni di Gaeta, investita lo scorso 5 dicembre.
Per il suo decesso, dopo oltre un mese di ricovero, ben diciannove (tra medici e infermieri) iscritti nel registro degli indagati tra cui anche il professionista cassinate.

L'incidente
L'anziana il 5 dicembre era stata investita da un'auto mentre attraversava la strada in via Europa a Gaeta. Immediato l'intervento del 118 che aveva provveduto a trasferire la donna presso il nosocomio formiano dove è stata sottoposta ad un intervento chirurgico per alcune fratture riportate, tra cui una al femore e al polso. Tutto sembrava andare bene, quando improvvisamente la situazione è degenerata e dopo circa un mese il 3 gennaio la donna è deceduta. Sul referto si parla di un arresto cardio-circolatorio. I familiari dell'anziana, però, hanno voluto vederci chiaro e tramite il loro legale di fiducia, l'avvocato Stefano Martone, hanno presentato una denuncia.
La procura ha aperto un fascicolo di inchiesta con un'ipotesi di reato di omicidio stradale per il conducente che ha investito la donna e per omicidio colposo, invece, per il personale medico dell'ospedale che ha assistito la donna. Giovedì il sostituto procuratore Chiara D'Orefice ha incaricato il medico legale, la dottoressa Daniela Lucidi. All'autopsia che è durata circa quattro ore, hanno preso parte anche i consulenti nominati dai difensori degli indagati, tra cui gli avvocati Macari, Paolo Renzi e Sarah Grieco dello studio legale Cifalitti. L'esito è atteso tra 90 giorni.