La novità fa discutere mentre cittadini e commercianti si schierano, tra pro e contro, dopo l'esordio in città del varco elettronico posizionato all'ingresso di via Giovan Battista Chigi Nobile. Un varco che consente ai soli residenti e ai mezzi di soccorso di entrare nei vicoli del centro storico. Da lunedì scorso, quando l'apparecchio è stato attivato, in città non si parla d'altro.
A invitare gli automobilisti ancora all'oscuro della novità a fare attenzione per non ricevere multe salate c'è un ausiliario del traffico all'inizio della strada che avvisa chi transita senza essere autorizzato. I commercianti che lavorano nella "zona rossa" hanno lanciato una bella iniziativa. Infatti, a qualcuno è venuta l'idea di pagare il parcheggio nelle strisce blu ai clienti.Il problema, infatti, è proprio quello della sosta.

Via Chigi Nobile e le altre stradine del centro storico non potranno più essere utilizzate per posteggiare le auto e raggiungere a piedi i vicini locali di corso Roma, cuore della movida isolana.
«A noi interessa poco che questa novità abbia fatto venire il mal di pancia a qualcuno -dice una residente del centro storico- Noi anche abbiamo il diritto di dormire e di trovare parcheggio sotto casa. Ringrazio l'amministrazione comunale che ci ha ascoltato, ora anche noi vedremo rispettati i nostri diritti di cittadini».

Il varco elettronico posizionato all'inizio di via Giovan Battista Chigi Nobile è dotato di telecamere che inquadrano e leggono la targa di ogni vettura in transito. Solo i mezzi regolarmente autorizzati potranno entrare senza rischiare contravvenzioni salate. E non ci saranno sconti per nessuno, come hanno sottolineato all'unisono il sindaco Vincenzo Quadrini e l'assessore alla polizia locale Ilaria Pantano. Intanto, però, i problemi di parcheggio nella zona del centro sono inevitabilmente aumentati. È necessaria una decisa accelerata alla riapertura di piazza Trito che rappresentava, anni fa, un'importante soluzione per il parcheggio. Per non parlare del multipiano di via Garibaldi, poco utilizzato e oggi ridotto nel degrado e spesso pieno di rifiuti.