"Prendersi cura, un bene comune": è questo il titolo del piano sociale regionale, approvato ieri mattina dalla commissione sanità e politiche sociali, presieduta da Giuseppe Simeone (Forza Italia). Grande soddisfazione per l'assessore regionale Alessandra Troncarelli, che aveva illustrato il piano alla stessa commissione che ha votato favorevolmente.

«Al centro del piano c'è l'essere umano - ha spiegato Troncarelli - inteso come persona che si affaccia alle prestazioni sociali e come persona titolare di specifici diritti». In tal senso, la Regione avrà ora come priorità l'assistenza domiciliare, anche dando sostegno ai cosiddetti "caregiver", vale a dire a tutti i familiari che assistono un loro congiunto ammalato o disabile.

Ma non è tutto. Infatti, tra gli altri interventi elencati dall'assessore ci sono: il sostegno alla genitorialità, innanzi tutto con l'abbattimento delle rette degli asili nido; la co-progettualità con le aziende del Terzo settore; il rafforzamento delle politiche giovanili; il potenziamento dei Punti unici di accesso (Pua) alle prestazioni socio-sanitarie e della governance del sistema integrato.

L'atto andrà ora in consiglio regionale per l'approvazione definitiva. La votazione in commissione ha dato esito positivo a maggioranza, con l'astensione delle opposizioni. La votazione finale è stata preceduta dalla votazione del titolo del provvedimento e da quella dell'emendamento presentato dall'assessore al bilancio Alessandra Sartore, approvato mercoledì nella quarta commissione bilancio presieduta da Marco Vincenzi (Pd).

Quest'ultimo ha riferito, sempre ieri, che la quarta commissione aveva dato parere favorevole alla proposta di deliberazione consiliare in modo subordinato all'accoglimento dell'emendamento riguardante il capitolo "Risorse", con il quale si aggiornano al bilancio vigente i dati del piano sociale relativi alle risorse finanziarie per l'attuazione, con il risultato che «nel triennio 2019-2021 – aveva spiegato ieri Sartore con soddisfazione - saranno impiegati 550 milioni di euro oltre a 132 milioni di fondi europei del Por Fse».