L'assessore alla sanità Gianluca Narducci alla carica sulla Casa della Salute di PontecorvoTira le somme e fa il punto su una delle strutture oggetto di più dibattiti di tutto il territorio. «Con il Dca del Commissario ad acta Polverini n. 80 del 2010 è stata firmata e decretata la chiusura dell'ospedale di Pontecorvo.

Riconvertendolo sulla carta in ospedale distrettuale, ma in realtà non è stato mai applicato il decreto di riconversione, lasciando la struttura sanitaria a livello strutturale abbandonata a se stessa e con pochi servizi sanitari funzionanti - spiega l'assessore - ci ho lavorato giorno dopo giorno in tutti questi anni per ottenere il più possibile, sollecitando tutti i direttori generali che si sono succeduti, e la svolta per aumentare i servizi sanitari della struttura, si è avuta con il presidente della regione Zingaretti che ha stanziato nel 2013 circa 700.000 euro per la riqualificazione della struttura e nuove apparecchiature.Oggi questa struttura sanitaria sarebbe stata una delle tante strutture pubbliche abbandonate.

Se oggi siamo la prima Casa della Salute della Regione Lazio e tutte le altre fanno riferimento a questa qualche ragione ci sarà e gran parte del merito è delle persone che hanno lavorato, in silenzio, per raggiungere quest'obiettivo. Sono moltissimi i servizi offerti ne usufruiscono centinaia di utenti tutti i giorni che provengono da ogni parte della regione.

È vergognoso e offensivo, nei confronti di tutti i professionisti che ci lavorano, sentire dire che la Casa della Salute di Pontecorvo sia un "carrozzone". C'è una squadra di professionisti sempre al lavoro, 260 ricoveri all'anno, Pat h24 con più di 8000 accessi all'anno, servizio dialisi con 12 posti, ambulatori orl - endoscopia - pneumologo - endocrinologo - multietnico - oculistica - chirurgico - cardiologo e moltissimi altri servizi sanitari. Abbiamo la facoltà in Scienze Infermieristiche, che siamo riusciti a portare da Cassino a Pontecorvo con 300 studenti. Tanti anche sui social chiedono la riapertura dell'ospedale, ma fino ad oggi dove sono stati? Molti, tra cui io, hanno subito anni di processo durante i quali non ho sentito la solidarietà di nessuna di tutte queste persone, l'unica persona che devo ringraziare umanamente e professionalmente è l'avvocato Emanuele Carbone».

«Nonostante questo, settimanalmente dal 2010 mi reco all'Asl per chiedere il potenziamento della struttura, grazie al sindaco Rotondo che mi ha lasciato campo libero nella delega alla sanità e supportato in ogni mia visita all'Asl di Frosinone - ha sottolineato Narducci - Sono consapevole che le problematiche quotidiane di salute dei cittadini sono tante e che c'è tanto da fare ancora, certamente non è sufficiente solo la nostra struttura.

Il mio impegno è garantito. Se poi la nuova classe di politici extracomunale, invece di fare solo demagogia, riesce a far riaprire l'ospedale dopo otto anni allora ringrazierò pubblicamente. Di fatti, fino a oggi ne abbiamo visti veramente pochi».