Il grido d'allarme è quello della Fns Cisl. Il tema è quello delle carceri. Sovraffollate nel Lazio. Così come in Ciociaria. I numeri del ministero della giustizia, aggiornati al 31 dicembre 2018, non lasciano spazio a interpretazioni. In regione sono 6.534 i detenuti presenti per una capienza regolamentare di 5.256 (i posti sono calcolati sulla base del criterio di 9m² per singolo detenuto più 5m² per gli altri. Lo stesso per cui in Italia viene concessa l'abitabilità alle abitazioni, più favorevole rispetto ai 6m²+4 stabiliti dal Cpt+servizi sanitari. Il dato sulla capienza non tiene conto di eventuali situazioni transitorie che comportano scostamenti temporanei dal valore indicato). Vuol dire un'eccedenza di 1.278 persone.

In Ciociaria sono tre gli istituti. A Frosinone i detenuti presenti sono 673 a fronte di una capienza regolamentare di 510. Che vuol dire +163. Eccedenza anche nella casa circondariale di Cassino. Qui i detenuti presenti sono 329, mentre la capienza è di 203 (+126).In controtendenza,invece, Paliano. A fronte di una capienza regolamentare di 155 ci sono 78 detenuti.

«Un sovraffollamento di 1.278 detenuti considerato che 6.534 risultano essere i detenuti reclusi nei quattordici istituti del Lazio (dato 31 dicembre) rispetto a una capienza regolamentare di detenuti prevista di 5.256 sottolineano dalla Fns Cisl con il segretario generale aggiunto Massimo Costantino Confrontando i dati dal 31 dicembre 2017 all'anno successivo risulta un sovraffollamento di ulteriori 297 detenuti. Preoccupa il sovraffollamento negli istituti di Viterbo (+125), Cassino (+126), Frosinone (+163), Latina (+56), Civitavecchia nc (+170), Rebibbia (+88), Regina Coeli (+334); Velletri (+150), Rieti(+84)». Dall'organizzazione sindacale aggiungono che «chi lavora all'interno degli istituti penitenziari subisce quotidianamente sulla propria pelle le conseguenze di queste difficoltà: i carichi di lavoro sono triplicati e per assicurare la sicurezza vengono sacrificati anche i giorni riposo e di congedo».