Le strisce blu per il 2018 non sono servite a nulla o quasi. Da più di un anno, ormai, dal Comune gli amministratori, tra proroghe e sospensioni del servizio, hanno comunicato ai cittadini che la sosta a pagamento avrebbe subito delle variazioni. Fatto sta che il nuovo bando non c'è ancora e la sosta non si paga. Anche se in molti casi i parcometri continuano ad accettare le monete. Tanto che in molti, non sapendo della sosta gratuita, pagano e restano di stucco quando la macchinetta non stampa il tagliandino.

Così alcuni commercianti hanno provveduto autonomamente a collocare dei cartelli sul display dei parcometri presenti soprattutto nel centro della città. In altri casi gli esercenti hanno pensato bene di mettere dello scotch sulle fessure delle macchinette per far capire a tutti che non sono in funzione. E non sono bastati gli adesivi, collocati nei mesi scorsi sugli apparecchi, che invitavano a non effettuare il pagamento della sosta poiché fuori uso.

Infatti, nessuna azione è stata intrapresa dal Comune e ad oggi non è ancora stata individuata una soluzione al caso. Sarebbe bastato sistemare delle buste a copertura delle paline che indicano i costi del pedaggio, come è stato fatto nei mesi scorsi nel vicino Comune di Cassino, oppure spegnere tutte le macchinette per non far pagare inutilmente i cittadini.

L'amministrazione si era detta pronta a devolvere la somma così raccolta dai distributori in beneficenza, di cui nessuno però conosce l'entità. Il fatto è che il servizio era curato dalla società Ambiente Surl, che ancora oggi non ha l'amministratore unico e la cui convenzione con il Comune non è stata rinnovata o riformulata: insomma, le strisce blu non andrebbero pagate, ma non tutti lo sanno e pagano.

Il consigliere Francesco De Gasperis aveva parlato di apparecchi obsoleti che andavano cambiati con parcometri nuovi e a norma, dando la possibilità agli automobilisti di poter pagare anche con le carte di credito. Una svolta annunciata che però tarda a materializzarsi