Quanto si gioca all'ombra dell'Acropoli e quali sono i giochi più amati dagli alatrensi? Chiariamo: niente a che vedere con i passatempo delle feste natalizie, parliamo infatti dei dati diffusi dal portale internet gedivisual.it che analizzano tetto di spesa, entità media pro-capite sborsata, intrattenimenti più seguiti. A diffonderli è il consigliere comunale Tarcisio Tarquini ("Alatri in comune") con il chiaro intento di stimolare una riflessione sul fenomeno.

Necessariamente, occorre partire dai numeri (riferiti al 2017): su una popolazione di 28.763 abitanti e un reddito medio pro capite di 16.585,13 euro, la spesa di ogni abitante è di 1.192 euro. Una somma che pone Alatri al posto numero 1.355 su un totale di 7.954 comuni italiani nella classifica generale per giocate pro-capite. Se si considerano le città delle stesse dimensioni, Alatri sale ulteriormente passando al posto numero 1.252 su 7.100 comuni fino a 50.000 residenti, sempre nella classifica generale per giocate pro-capite.

E ancora: i soldi spesi dagli alatrensi in giocate nel 2017 ammontano a qualcosa come 34 milioni e 285.500 euro: una cifra "monstre". Più basso, invece, il computo delle vincite, che si arresta a 25 milioni e 600.000 euro. A cosa si gioca di più? Oltre 15 milioni di euro sono stati spesi nelle nuove slot Awp. Seguono il gioco del lotto (con circa 7,5 milioni di euro), le lotterie istantanee (6,54 milioni) e le videolotterie (3,13 milioni). Le vincite maggiori provengono dalle slot Awp (10,6 milioni di euro), quindi dal lotto (5,3 milioni), dalle lotterie istantanee (4,7 milioni di euro),  dalle videolotterie (2,7 milioni di euro) e dal Superenalotto (1,2 milioni).

Significativi anche altri dati, riferiti stavolta alle sole slot machine: gli apparecchi sono passati dai 263 del 2015 ai 275 del 2016 per poi scendere ai 209 del 2017; gli incassi sono passati, invece, dai 7,89 milioni di euro del 2015 ai 18,86 milioni nel 2016 per poi flettere leggermente scendendo ai 18,17 milioni di euro nel 2017. Alatri è una città di forti giocatori, nonostante una situazione economica difficile. Ma questa è solo una prima considerazione, il tema merita approfondimenti.