Cesare Battisti parlava di rifugiarsi in un'ambasciata per chiedere asilo politico. Intervistata dal quotidiano Folha de S. Paulo, la ex compagna Priscila Luana Pereira, 33 anni e madre di suo figlio di cinque, afferma di non avere idea di dove si trovi al momento Battisti che descrive non come il terrorista crudele dipinto dai suoi conterranei. «È pacifico, tranquillo, affettuoso, semplice». Secondo la donna, che ha avuto una relazione con Battisti tra il 2012 e il 2017, il suo ex compagno «non parlava di scappare». «Stava pensando di rifugiarsi in un'ambasciata che fosse amica ma non so di che paese».

«Non ne ho idea», risponde la donna alle domande del giornalista su dove si trovi ora l'ex compagno. «Non ne ho la minima idea», ripete ricordando di averlo visto l'ultima volta in ottobre a Cananeia. E racconta di aver detto al figlio, che le avrebbe chiesto, vedendo arrivare gli agenti di polizia se volessero uccidere il padre, che Battisti è ricercato perché è al corrente di cose che vogliono che lui racconti. Evaso dal carcere di Frosinone il 4 ottobre del 1981, sarebbe dovuto tornare in Italia per scontare due ergastoli per quattro omicidi di matrice terroristica