Attentato incendiario all'auto del presidente del comitato "Salviamo Fontana San Pietro" di Alatri, Marcello Minotti. Un fatto molto grave che è stato denunciato dagli stessi componenti dell'associazione, una realtà che tra le sue attività si occupa anche della tutela ambientale e che nei mesi scorsi ha espresso forti critiche all'installazione di alcuni impianti nella zona. Quale sia la causa del gesto però resta un mistero.
La cronaca
Il fatto è accaduto nel pomeriggio di sabato attorno alle 17.30 in via Fontana San Pietro. Nel mirino è finita la sua auto, una Fiat Panda, parcheggiata all'esterno dell'abitazione, in quel momento vuota. Qualcuno si è avvicinato entrando nel cortile e dopo aver posizionato un panno, quasi certamente imbevuto di benzina, ha dato fuoco.
Fortuna ha voluto che alcuni dei vicini, vedendo le fiamme che si stavano propagando dalla fiancata destra, hanno chiamato i vigili del fuoco. Il rogo fortunatamente non ha proseguito nel danneggiare l'auto anche se i danni alla fiancata sono notevoli. Subito sono scattate le indagini dei carabinieri che si sono portati sul luogo. Il presidente del comitato ha parlato con amarezza dell'accaduto senza darsi una spiegazione e ha presentato regolare denuncia. Ieri mattina c'è stato un secondo sopralluogo dei militari. Sull'origine dolosa pochi dubbi visto che il panno, come si vede dalla foto, era stato incastrato nel portellone posteriore. Tra l'altro l'odore di benzina e il fatto che l'auto è un diesel ha subito fatto ipotizzare il dolo.
Le reazioni e le ipotesi
Appresa la notizia il direttivo dell'associazione ha voluto esprimere pubblicamente un messaggio di vicinanza al suo presidente Marcello Minotti. «Per una pura casualità – sottolineano – questo atto non ha provocato danni più gravi, coinvolgendo l'incolumità delle persone ed è perciò necessario che le autorità competenti assicurino una stretta sorveglianza perché fatti del genere non si ripetano. L'associazione non può che segnalare con preoccupazione il clima di intimidazione contro il suo presidente».
Tutte le ipotesi sono al vaglio dei carabinieri. Una vendetta personale? Un gesto vandalico? Mistero. Dalle indagini si spera venga fatta chiarezza per un episodio veramente grave e che ha scosso la locale comunità.