Una tecnica consolidata. E che spesso ha portato successo. Ma non questa volta. Arrestata dai carabinieri una giovane donna di etnia rom proveniente da un campo nomadi della capitale con l'accusa di aver messo a segno un furto in un appartamento del centro storico di Frosinone, in via Cesare Battisti nella giornata di sabato.

Le vittime prese di mira dal gruppo rom erano donne anziane, soprattutto sole. Dopo averle studiate e aver atteso il momento in cui l'anziana usciva di casa per fare la spesa, andare a messa o a andare a trovare un'amica scattava il raid. L'operazione è condotta quasi esclusivamente da donne che si avvalgono della collaborazione di minori di 14 anni. Uno stratagemma utile ad evitare l'arresto in quanto le persone al di sotto di tale età non sono imputabili. Ed è a loro che viene "passata" la refurtiva quando si tratta di abbandonare l'appartamento svaligiato e a darsi a precipitosa fuga per evitare di essere scoperte ed incorrere nelle forze dell'ordine.

Ma ieri per Diana Jankovic, 23 anni, e la sua amica minorenne qualcosa è andato storto. La loro presenza è stata notata e segnalata ai carabinieri. Così, nell'ambito dei servizi di contrasto ai furti intensificati in questo periodo di festa nel quale molte abitazioni rimangono vuote, servizi predisposti dal comandante provinciale colonnello Fabio Cagnazzo, sono intervenuti i carabinieri del Norm della compagnia di Frosinone. 

I militari sono così riusciti a sorprendere e arrestare in flagranza con l'accusa di furto aggravato la ventitreenne di etnia rom, Diana Jankovic proveniente da un campo rom della capitale. La donna, peraltro, era conosciuta ai militari del capoluogo già quando era minorenne.  La tecnica utilizzata dalla donna, in base a quanto ricostruito dai carabinieri, consiste nell'individuare le vittime, principalmente anziane, per poi attendere che quest'ultime escano di casa per mettere a segno il furto. Solitamente, per questo particolare tipo di vittime i furti vengono commessi in gruppo ad opera di donne adulte accompagnate da complici minori di 14 anni ai quali subito dopo essersi allontanati dal luogo del furto affidano la refurtiva.

Questo particolare espediente, tuttavia, non ha funzionato sabato in via Battisti grazie al tempestivo ed inaspettato intervento dei carabinieri del Norm. Proprio i militari hanno impedito il passaggio della refurtiva alla minore che era in compagnia della più grande. E dunque mentre la prima è stata affidata a chi ne esercita la patria potestà per l'altra si sono spalancate le porte del carcere di Roma Rebibbia.  

Le due donne erano riuscite a entrare, in pieno giorno, nell'appartamento di un'anziana, forzando una finestra. Le rom si erano impadronite di preziosi di ingente valore e di 850 euro in contanti, parte della pensione dell'anziana. L'intera refurtiva è stata recuperata e restituito alla derubata.