Due agenti della polizia stradale del distaccamento di Colleferro, di cui uno residente a Paliano e l'altro nell'area sud di Roma, finiscono in manette. Per loro accuse pesantissime: corruzione, concussione, truffa aggravata e falso. L'operazione è stata coordinata dalla procura della Repubblica di Tivoli. I due, S.A. di quarantadue anni di Paliano e M.E. di quarantotto di Genazzano, sono finiti nel mirino della procura dopo la denuncia di un autotrasportatore il quale a maggio scorso denunciò alla polizia che dopo essere stato fermato a San Cesareo consegnò del denaro ai due per evitare di essere sanzionato per il sovraccarico del mezzo. Dall'indagine sono emersi numerosi episodi simili.

L'inchiesta
Dopo la denuncia gli investigatori si sono messi all'opera e attraverso accertamenti e controlli incrociati effettuati dalla squadra e dal centro operativo della polizia stradale, i due sono stati individuati. Durante le indagini della procura ci sono stati pedinamenti, intercettazioni e appostamenti che in tre mesi hanno consentito di accertare numerosi fatti delittuosi che hanno portato il gip ad emettere l'ordinanza cautelare di custodia in carcere.

I reati contestati
Nell'ordinanza sono contestate due concussioni in cui i due indagati hanno costretto automobilisti al pagamento di somme di denaro sotto il "ricatto" di elevare contravvenzioni stradale; un caso di corruzione in cui hanno ricevuto denaro, ma soprattutto ben tredici episodi di falso e truffe ai danni dello Stato realizzati attestando falsamente di essere in servizio. Questo ha portato alla decisione di aprire le porte del carcere per i due. Gli agenti sono stati arrestati e accompagnati nella casa circondariale di Rebibbia.