Cinque medici indagati per la morte, avvenuta in ospedale, di Alberto Stirpe, il cinquantaquattrenne titolare di una macelleria alle Mole Bisleti, ad Alatri. L'uomo sabato scorso è deceduto per un malore dopo che era stato ricoverato al "San Benedetto" per problemi cardiaci. Questa la novità dell'ultim'ora da parte della procura che dopo la denuncia ai carabinieri della stazione di Alatri, da parte dei familiari dell'uomo, ha aperto un'inchiesta.

Intanto, questa mattina alle 11 il pubblico ministero darà l'incarico a un medico legale che dovrà effettuare l'autopsia, come richiesto dai familiari. E dalla quale si attendono elementi utili per fare chiarezza. A difendere la famiglia Stirpe l'avvocato Pino Cefaloni, mentre uno dei cinque medici indagati sarà assistito da Marco Maietta.

La vicenda
Da ricordare che dopo il decesso erano stati fissati inizialmente anche i funerali che dovevano svolgersi nella giornata di lunedì alle 15 nella chiesa delle Mole Bisleti. Ma la denuncia dei familiari, giunta nella serata di domenica, ha stoppato la celebrazione, anche se si è comunque svolta una messa in ricordo di Alberto a cui hanno partecipato tante persone.

Una morte che ha generato grande dispiacere visto che il commerciante era molto conosciuto ad Alatri e nei paesi confinanti. E a dimostrazione di questo affetto mercoledì prima della partita di calcio di Serie A tra Frosinone e il Milan i tifosi giallazzurri della Curva Nord, considerata la passione per i canarini di Alberto, gli hanno voluto dedicare uno striscione.

Sarà quindi ora l'autopsia a chiarire sulle cause della morte di Alberto Stirpe, ricoverato d'urgenza il 22 dicembre scorso in ospedale dopo essere stato colto da un malore. Poco dopo il ricovero le sue condizioni sono peggiorate fino all'arresto cardiocircolatorio che lo ha stroncato. I familiari vogliono capire che cosa sia successo al loro congiunto e se poteva essere salvato, ipotizzando dunque un potenziale caso di malasanità. Dopo l'autopsia la salma verrà riconsegnata alla famiglia che fisserà la data del funerali. Intanto, però, l'indagine è avviata e i cinque medici ora avranno la possibilità di nominare i propri consulenti tecnici e legali e difendersi nelle sedi competenti.