«Adesso basta. Bisogna intervenire subito». È l'appello che hanno lanciato nelle ultime ore i cittadini. Un appello, forte, deciso e pieno rabbia arrivato dopo l'ennesimo incidente automobilistico costato la vita a una giovane mamma.

La tragedia si è consumata ieri sulla superstrada Cassino-Sora dove, intorno alle 12, una giovane di 35 anni ha perso la vita mentre era in auto insieme ai suoi due figli. Una morte che ha sconvolto tutti. Una tragedia che ha coinvolto inevitabilmente tutti i cittadini che ieri sui social network hanno acceso i riflettori sulle condizioni in cui versa la strada. Un'arteria di collegamento che conta decine di martiri e sulla quale ancora oggi non si interviene. È questa la sintesi degli interventi di molti internauti che hanno manifestato il proprio sdegno per la poca sicurezza della strada.

E sul caso è intervenuta ieri pomeriggio anche l'associazione onlus "Notte degli angeli" che, attraverso la presidente Claudia Quinto, ha voluto manifestare la propria rabbia: «La strada versa in condizioni pessime di assoluta impraticabilità. Come accade sempre più spesso ci ritroviamo a piangere una figlia, una donna, una giovane mamma.

Oggi piangiamo pensando ai suoi figli rimasti orfani e alla sua famiglia. Non è accettabile questa situazione. Manca totalmente la manutenzione di questa arteria e di tante altre. Oggi piangiamo, ma non si può pensare che anche questa morte resti senza un colpevole. Bisognerà valutare attentamente e cercare le dovute responsabilità».
Un punto, quest'ultimo, richiesto a gran voce anche da tanti cittadini che, oltre chiedere di individuare chi non ha provveduto alla manutenzione della strada, chiedono anche che si intervenga nel minor tempo possibile.

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Margherita Risi è morta a due giorni dal Natale. La trentacinquenne originaria di Cervaro viveva da anni a Cassino con la sua famiglia, il marito e due figli piccoli. Proprio i bimbi erano con lei quando la sua auto si è schiantata contro un'altra vettura in un impatto violentissimo che è costato la vita a mamma Margherita.

Immediato sul posto l'arrivo della polizia Stradale e degli agenti del Commissariato di Cassino, dei vigili del fuoco e del personale del 118. Il personale sanitario ha fatto di tutto per cercare di rianimare la donna, ma ogni tentativo si è rivelato vano. I due bambini sono stati trasportati all'ospedale Santa Scolastica dove sono stati visitati, il più grande di otto anni ha riportato una frattura alla gamba e altri traumi ed è stato trasferito all'ospedale Bambino Gesù di Roma, il più piccolo di appena tre anni ha riportato solo alcune escoriazioni.

A bordo dell'altra auto un noto medico del Cassinate ormai in pensione, anche per lui i sanitari giunti sul posto hanno predisposto il trasferimento al Pronto soccorso del nosocomio della città martire, l'uomo avrebbe riportato una frattura alla gamba.

La scena che si sono trovati davanti i soccorritori è stata davvero terribile: le auto, una Mercedes station wagon e una Peugeot, quasi completamente distrutte, la strada bloccata e il silenzio. L'impatto è avvenuto sulla superstrada Cassino-Sora, nel tratto collegato a via Agnone, proprio sotto il cavalcavia che dal cimitero militare inglese conduce al Campus della Folcara.

Decine le persone che si sono fermate per capire cosa stesse accadendo, uno spettacolo di dolore per il quale nessuna parola o commento potrà mai essere sufficiente. La dinamica dell'incidente è al vaglio degli inquirenti che hanno effettuato i rilievi sul posto. La città è rimasta paralizzata per ore, il traffico congestionato in entrata sulla superstrada e le automobili deviate sulle principali arterie della città martire.

Margherita lascia due meravigliosi bimbi, e un marito che amava e l'amava tanto. Fino a qualche anno fa lavorava in un bar di via Enrico De Nicola, ora faceva la mamma a tempo pieno e solo pochi giorni fa aveva assistito alle recite dei suoi cuccioli. Originaria di Cervaro, dove vive ancora la sua famiglia, da anni ormai si era trasferita a Cassino dove i suoi figli vanno a scuola.

Era tanto felice e pronta a trascorrere questo periodo di feste con i suoi cari, forse era uscita proprio per gli ultimi acquisti da mettere sotto l'albero. E proprio il 25 avrebbe spento trentasei candeline. Due comunità sotto choc per una tragedia che ha coperto come un manto di nebbia questo Natale.

di: Paola E. Polidoro