Residenze fittizie per pagare meno l'assicurazione su autotreni, furgoni e anche qualche macchina, tutti a giudizio. Il trucco, scoperto dalla Guardia di finanza, ha portato quattro persone, tra assicuratori e mediatori, davanti al gup del tribunale di Frosinone Ida Logoluso che, per loro, ha deciso l'apertura di un processo. Si tratta di due subagenti di Ferentino e di due procacciatori d'affari di Piglio e Napoli. Prima udienza davanti al giudice monocratico Chiara Doglietto a partire dal 17 aprile 2019.

Sono circa 150 le polizze finite nel mirino della procura di Frosinone. Gli intestatari risultavano formalmente residenti in Ciociaria ma, dagli accertamenti compiuti dai finanzieri, la sede delle società come pure le residenze delle persone fisiche risultavano essere in Campania e Molise. Alla precedente udienza, le difese avevano avanzato eccepito l'indeterminatezza del capo d'imputazione. Gli avvocati contestavano che nell'atto d'accusa c'era un rimando agli allegati con i contratti, allegati inizialmente non inclusi nella richiesta di rinvio a giudizio. Così gli atti erano tornati in procura per la nuova formulazione del capo d'imputazione. Capo d'imputazione che prevede i reati di truffa, fraudolento danneggiamento di beni assicurati e falso. I quattro imputati sono assistiti dagli avvocati Marco Antonio Ottaviani, Luigia Caliciotti e Gian Luca Mazzotta.

La Fondiaria Sai, ora Unipol, si è costituita parte civile e si è affidata all'avvocato Andrea Parlatore. Stando alle accuse erano soprattutto società di autotrasporto con sede legale a Napoli, Benevento, Caserta o Isernia a dichiarare di avere la residenza in provincia di Frosinone. Attraverso la presentazione di certificati falsificati, quindi, le imprese avrebbero beneficiato di premi assicurativi più bassi rispetto a quelli che avrebbero ottenuto nelle province campane. In qualche caso è stata anche contestato il danneggiamento fraudolento di beni. L'inchiesta ha coperto il periodo 2012-2014. La maggior parte dei mezzi assicurati è composta da autotreni, non mancano anche i furgoni. Solo sporadicamente le società assicuravano automobili. Spulciando la documentazione presentata e incrociandola con i dati delle società è emerso, tuttavia, che la residenza effettiva delle imprese era fuori regione.