Raffica di furti tra Colle Martino e San Vito, contrade di Veroli. Tre le case svaligiate nel giro di un paio di ore. Scampata al raid la quarta abitazione, l'allarme ha messo in fuga i malviventi. Si indaga su un'auto sospetta. I cittadini, esasperati, ieri si sono recati dai carabinieri per la denuncia.

La serie di colpi
Cittadini furibondi e arrabbiati. «Non ne possiamo più – commentano - ci seguono, ci spiano e sanno dove e come muoversi». Oro, argenteria, soldi: rubano di tutto. Ma cosa peggiore distruggono mobili, svuotano cassetti, calpestano la biancheria senza rispetto per niente e nessuno. Due i furti messi a segno in località San Vito e un terzo fortunatamente scongiurato.

Il primo intorno alle 17 dell'altro giorno. I ladri, approfittando dell'assenza del proprietario, sono entrati e hanno preso tutta l'argenteria di famiglia. Non avendo trovato altro sono andati via. Intorno alle 18 hanno raggiunto la villetta dei vicini. Hanno messo fuori uso le telecamere di videosorveglianza esterne all'abitazione ma quando hanno cercato di forzare l'ingresso, è scattato l'allarme.

A quel punto hanno preferito passare oltre. Sono entrati in casa di una signore ai confini con Torrice. Si sono portati fino alla camera da letto e rovistando dappertutto hanno trovato orecchini, orologio e qualche centinaio di euro.

Martedì pomeriggio, intorno alle 15, probabilmente la stessa banda organizzata ha violato un'altra abitazione a Colle Martino, approfittando dell'assenza della padrona. Quando la poveretta è rientrata, non ha potuto fare altro che avvisare i familiari prima di denunciare l'accaduto ai carabinieri della locale stazione. Una vera e propria ondata di furti e a ridosso delle festività di Natale quando le case sono più vulnerabili.

Tra gli abitanti della zona si è diffusa una certa paura e il tam tam su whatsApp è l'unico modo per mettere in guardia i vicini. Intanto si attende l'arrivo dell'illuminazione prevista proprio a Colle Martino con l'ampliamento della strada. Calato il sole la sicurezza si riduce, inevitabilmente