Autovelox, ipotizzato un danno erariale per oltre mezzo milione di euro. Nel mirino delle Fiamme gialle sono finiti due dirigenti comunali, entrambi segnalati alla Procura della Repubblica per abuso d'ufficio e turbata libertà degli incanti.
L'accusa nei loro confronti è quella di aver proceduto con l'affidamento diretto del servizio senza effettuare una regolare gara d'appalto pubblica per consentire anche ad altri fornitori di partecipare. L'attività di indagine ha poi dato luogo anche a una segnalazione alla Corte dei Conti per un danno nei confronti dell'erario di 578.000 euro.

L'inchiesta
Proprio l'attività investigativa di natura contabile iniziata nel 2014 e durata tre anni, condotta dai militari del nucleo di Polizia economico finanziaria, coordinati dal vice procuratore generale Domenico Peccerillo della Procura regionale della Corte dei Conti per il Lazio, ha consentito alle Fiamme gialle del capoluogo ciociaro di rilevare che i due dirigenti comunali "per volontaria inadempienza, non avrebbero attivato la procedura di gara pubblica, individuando al contrario un fornitore privato con affidamenti diretti sotto soglia, attraverso il frazionamento artificioso delle forniture di beni e servizi (noleggio autovelox e servizi a supporto), procedendo a numerose proroghe contrattuali nell'arco di quattro anni".

Tali inadempienze rilevate dai finanzieri sono state quindi segnalate alla Procura della Repubblica. Il sostituto procuratore Rita Caracuzzo ha contestato ai due dirigenti comunali responsabili dell'appalto relativo alla fornitura, all'installazione e ai servizi a supporto dell'apparecchiatura per rilevare le infrazioni al codice della strada, i reati di abuso d'ufficio e turbata libertà degli incanti. «Abbiamo appreso dalla stampa la notizia ha dichiarato ieri il sindaco Simone Cretaro Nei prossimi giorni cercheremo di avere maggiori informazioni sull'accaduto per intraprendere tutte le azioni possibili per tutelare l'ente comunale e, soprattutto, i cittadini di Veroli».