«In Italia c'è la fuga di cervelli all'estero, ma nella Valle del Sacco facciamo la fuga salvavita perché i nostri figli devono vivere». Lo ha dichiarato la mamma ceccanese Violetta Cipriani, membro della task force civica "Allerta Valle del Sacco", ai microfoni del Tg3 nel corso del servizio andato in onda l'altro ieri sera e intitolato "La Valle dei lenzuoli bianchi".
Quelli apparsi sabato in città, anche sul suo simbolico Castello dei Conti, dopo che gli attivisti hanno esortato la popolazione ad appenderli su balconi e finestre di casa. «Il senso - hanno spiegato - è manifestare la presenza all'interno delle famiglie di un malato o ex oppure di un caduto per sensibilizzare sul tema delle malattie connesse all'inquinamento che aumentano di anno in anno e, contestualmente, richiedere agli organi competenti di accelerare l'istituzione del "Registro tumori"».
Telecamere della Rai, dunque, di nuovo a Ceccano per amplificare l'ennesimo grido di dolore lanciato da quella che, purtroppo, è ormai nota come la "città delle schiumate". Ampio spazio, così, al triste significato dei lenzuoli bianchi visti anche sulla scuola "Passo del cardinale", chiusa oltre un anno fa per via della famigerata e ancora costante "puzza".
A seguire un nuovo focus sulle imbiancate acque fluviali: «Il fiume Sacco è inquinato - ha detto l'inviato Massimo Veneziani al grande pubblico - Lo raccontano gli abitanti e anche l'Arpa, che dice che i livelli di tensioattivi sono superiori da quattro a otto volte ai limiti di legge». Con Patrizia Bucciarelli, componente di "Allerta Valle del Sacco" e dell'associazione "Tutti insieme contro il cancro", l'inviato di Rai3 ha poi raggiunto l'altrettanto monitorato e schiumoso affluente Alabro, che bagna Ferentino.
Si è parlato, infine, del fascicolo aperto dalla Procura per disastro ambientale plurimo e pronto ad accogliere gli esiti delle indagini congiunte di carabinieri forestali, polizia provinciale e vigili di dodici comuni della "Valle dei veleni". Da decenni vittima di scarichi illeciti di sostanze meno evidenti ma più nocive degli schiumogeni.