Davanti alla scuola dell'infanzia di via Matteotti, in caso di pioggia, il piazzale diventa una specie di piscina. Ecco perché diversi genitori, che si dicono rimbalzati da un ufficio all'altro, preannunciano «una raccolta firme per porre fine a una situazione ormai insostenibile». Alcune mamme degli alunni, infatti, raccontano che l'altro ieri, dopo le forti precipitazioni e «l'en nesima situazione paradossale venutasi a creare segnalano si sono recate a chiedere di intervenire sia presso i settori comunali competenti sia nella segreteria della scuola. Dai responsabili comunali, però, siamo state invitate a intercedere con i vertici scolastici e da questi ultimi a compiere il percorso inverso.

Evidentemente interessa poco lamentano ma la misura è colma e, come extrema ratio, abbiamo deciso di far vedere a tutta la cittadinanza il trattamento che viene riservato ai nostri bambini». Si fa presente così che l'enorme pozza d'acqua, di questi tempi consueta di fronte alla materna del primo istituto comprensivo, costringe gli stessi genitori a portare a scuola scarpe e calzini asciutti in modo che i loro bambini non debbano stare tutto il giorno con i piedi bagnati.

«Lasciamo immaginare il percorso adostacoli che dobbiamo affrontare ogni volta con i nostri piccoli proseguono le mamme e lo è oltretutto anche nei giorni di bel tempo, visto che con zaini e prole al seguito siamo costretti a percorrere una rampa esterna di scale con tutti i disagi e l'insicurezza del caso. Negli anni scorsi, nelle giornate piovose, era invece permesso ai bambini dell'asilo di utilizzare l'ingresso principale, dov'è presente un percorso coperto da una pensilina che consente agli studenti delle elementari di raggiungere l'ingresso senza inzupparsi».

Da qui, infine, una netta precisazione: «A scanso di equivoci concludono le segnalatrici la nostra è una protesta spontanea, apolitica e finalizzata esclusivamente alla risoluzione della problematica. Non è un "j'accuse" nei confronti di nessuno né una volontà di addossare responsabilità bensì una richiesta di intervento visto che i tentativi bonari si sono infranti su un muro di gomma. Cari signori concludono parliamo di bimbi».