Il cinema non decolla. Domenica scorsa poche persone, più turisti che residenti. La conferma in un post dell'assessore alla cultura, Cristina Verro. A riempire quelle poltrone rosse ci ha provato pure qualche turista, ma i numeri parlano chiaro: 40 biglietti staccati, appena 200 euro incassati nel primo weekend di festa.

Dove sono finiti i tanti sostenitori? Le parole del vicesindaco sono la dimostrazione lampante di ciò che alcuni temevano: il cinema è vuoto.
«Sala accogliente, personale Pro Loco Veroli super disponibile, nel cuore della città, con orari comodi per tutti, con il centro storico a due passi e tante possibilità enogastronomiche per il prima o dopo film – si legge nel post dell'assessore e vice sindaco Cristina Verro - nonostante ciò pochissime presenze».

Un post amaro, quasi polemico, ma che è un chiaro invito a partecipare. Tanto è stato fatto per evitare la chiusura di una sala che in realtà non è mai decollata nonostante l'orgoglio di chi non si arrende a questa debacle e continua ogni settimana ad investire pur con la scarsa disponibilità finanziaria. La riapertura del CineSala Trulli era quasi il sogno di un paese, per generazioni luogo di crescita.

Dal 2014 ad oggi, tante proiezioni e tante mobilitazione perché non chiudesse. Eppure niente da fare, tutti lo vogliono ma sono pochi quelli che lo frequentano. La saletta è sempre la stessa, sopra la terrazza della Galleria della Catena. Un posto incantato, appartato, essenziale ma perfetto nella sua semplicità.

Poltrone rosse, morbide, che sembra di stare sul divano di casa, tendaggi all'ingresso, il profumo di caramelle e popcorn: nulla da invidiare alle grandi sale. Accurata la scelta dei film, sempre tra le ultime uscite. Non sono mancati cineforum organizzati dagli studenti.
Una sfida che una città come Veroli, che ha puntato tutto sulla cultura e il turismo, non può perdere, una sfida per pochi coraggiosi che hanno ancora la voglia di sognare. L'auspicio è che i sostenitori siano più presenti.