Ieri sera si è riunito il Consiglio comunale, ma non per discutere dell'emergenza ambientale come avrebbero voluto vari consiglieri d'opposizione. Non si arresta, nel frattempo, la mobilitazione popolare partita da Ceccano per accendere i riflettori istituzionali e mediatici sull'inquinamento della "Valle dei veleni" e incidenza dei tumori a livello territoriale. La task force civica "Allerta Valle del Sacco" ha già raccolto in città oltre mille e trecento firme a favore dell'attivazione del "Registro tumori" provinciale.
Lo ha fatto nel corso del presidio del Ponte Berardi e della "Festa dell'Immacolata", avanzando la stessa istanza con una petizione online anti-inquinamento che ha ormai raggiunto quasi novemila adesioni e verrà inoltrata al presidente del Consiglio Conte, ai ministri Costa (ambiente) e Grillo (salute) e al governatore del Lazio Zingaretti.
Proprio contro la Regione si scaglia ora l'assessore all'ambiente Alessandro Savoni, ricordando che più di un anno e mezzo fa l'amministrazione Caligiore ha chiesto «"lumi" - fa presente - su come poter istituire per il comune di Ceccano il tanto richiesto "Registro tumori", ma non abbiamo avuto risposte dall'allora assessore regionale Pd all'ambiente Buschini».
Alle critiche di Savoni si sommerà domani il nuovo grido di dolore della popolazione. La task force, nucleo del "Coordinamento interprovinciale ambiente e salute", ha difatti indetto la "Giornata dei lenzuoli bianchi della Valle del Sacco". «Invitiamo - scrive la stessa - tutti coloro che hanno avuto un caso di cancro in famiglia, hanno lottato contro il mostro e vogliono l'istituzione del "Registro tumori" ad esporre un lenzuolo bianco alla finestra e al balcone.
Da anni la nostra bella Valle è divenuta valle di morte e malattia. È ora di ribellarci e far sentire la nostra voce». Raccolta firme e "lenzuolata" sono state fortemente sostenute dal consigliere comunale di Cassino Carmine Di Mambro, che prevede «interi comuni vestiti di bianco». Come le schiumate prodotte da tensioattivi nelle acque di un Sacco contaminato da altre sostanze meno evidenti ma ancor più pericolose.