Il cerchio delle indagini condotte dai carabinieri di Ceprano si stringe. Sono già due i sospettati di aver provocato il violento parapiglia scoppiato domenica mattina poco dopo la fine della partita tra il Sora e l'Arce, scontri che hanno provocato il ferimento di un militare dell'Arma intervenuto per sedare gli animi esagitati di alcuni tifosi.

I loro nomi sarebbero già noti agli inquirenti guidati dal luogotenente Bruno Falena e coordinati dalla compagnia di Pontecorvo diretta dal tenente Tamara Nicolai. Non solo loro, però. Le testimonianze raccolte nell'immediato e nelle ore successive insieme ai filmati girati da alcuni tifosi con i telefonini stanno definendo nel dettaglio le responsabilità di chi ha innescato lo scontro, prima verbale e poi fisico, all'uscita dallo stadio "Armando Vollero".

Una gara combattuta sul campo dalle due squadre, tradizionalmente rivali, che militano nel girone B del campionato d'Eccellenza, con il pareggio per 2 a 2 che non è piaciuto sugli spalti e con i rispettivi supporter che si sono dati battaglia a colpi d'invettive e cori. Fino alle mani. Un carabiniere della caserma di Ceprano impegnato nel servizio d'ordine è intervenuto nel tentativo di sedare la rissa. Qualcuno lo ha colpito ed è rimasto ferito, fortunatamente in modo lieve. Il militare è stato soccorso e trasportato in ospedale per essere visitato e medicato. È stato trattenuto in osservazione anche se le sue condizioni non preoccupano i medici. Ne avrà comunque per qualche giorno.

Secondo alcune testimonianze, dopo il fischio finale i tifosi del Sora, uscendo dal campo sportivo, avrebbero seguito i sostenitori della squadra avversaria fino al contatto da cui è scaturito il violento parapiglia. I carabinieri della stazione di Ceprano continuano a vagliare i racconti dei presenti e a cercare riscontri dalle immagini. Il cerchio attorno ai responsabili di quanto accaduto domenica a Ceprano si stringe sempre più e a breve sono attesi i provvedimenti disciplinari del caso. L'accusa della quale dovranno rispondere è di lesioni per il ferimento del carabiniere.