Cerchi che si stringono e altri che si allargano. Sono le maglie dello spaccio di stupefacenti a Cassino dove cambia tutto, tranne la domanda di cocaina, eroina, hashish e marijuana e pure cobret.

Le "case" e gli arrestati 
Nei quartieri storici, dove in alcune palazzine lo smercio è di casa (San Bartolomeo, San Silvestro, La Malfa, Colosseo), permane l' "affare di famiglia" dove per rifornirsi di una, due o tre dosi basta citofonare. Dall'operazione Tower della polizia a "I due leoni", Dust of death" e, l'ultima, "Dodicesimo round II" dei carabinieri, è emerso uno spaccato simile per alcuni dei coinvolti. Non serve neppure telefonare, qualcuno tra le quattro mura domestiche c'è sempre. Ma mano a mano che determinati soggetti sono finiti nelle maglie della giustizia si è allargato il giro per gli altri. Come pure i rischi. Lo confermano i clienti dell'ultima operazione dell'Arma. «Sono venuto a San Bartolomeo, dall'unico che conosco nel quartiere. Gli altri li avete arrestati tutti»; e un altro: «Sono venuto qui dopo che gli altri li avete arrestati». Ma anche questo via vai finisce sotto la lente e, dopo indagini accurate, sono scattate le tre misure della scorsa settimana che hanno portato in carcere e ai domiciliari madre, figlio e nuora con l'operazione "Dodicesimo Round". Prezzi immutati con circa 20 euro a dose di cocaina e meno per l'eroina; 50 euro per 0,500 di cobret.

Smercio "volante"
Ecco allora che nascono e crescono nuove leve di spacciatori che, accanto agli storici, colonizzano questa e quella fetta di mercato. Lo fanno in doppia modalità. Alcuni mantengono il quartier generale in casa. Uno degli ultimi arresti della polizia lo conferma: venticinque anni e 50 grammi di cocaina nell'armadio. Ma i clienti li incontrava personalmente. Per evitare il viavai nella sua abitazione al Colosseo lui, come altri, magari preferiva soluzioni "volanti": piccoli quantitativi in tasca, facili da giustificare come dose personale in caso di controlli e possibilità di incontrare i clienti in ogni punto urbano con scambi insospettabili. Movimenti sempre diversi, accordi su whatsapp, telegram o messenger che rendono difficile recuperare la trama.
Discorso simile per un altro arresto insospettabile in zona Sferracavalli dove il quantitativo era doppio o per il commerciante fino in manette qualche mese fa: nel suo appartamento 100 grammi di coca purissima destinata al mercato vip con regole ancora più ferree.

E la piazza? Ecco la seconda modalità. Per posizionare più roba possibile, soprattutto durante l'affollatissima movida, tra giovani e ragazzi si assoldano baby pusher (ma anche giovanissime vedette). A capo ci sono soggetti più strutturati mentre a spasso è facile incontrare minorenni nei panni degli spacciatori (di recente un arresto e una denuncia) più bravi a entrare nei giri dei tredicenni, quattordicenni e quindicenni con un po'di fumo senza disdegnare la cocaina per i più grandi. Spaccio urbano, meno rischioso per tutti. Dove lo smercio può avvenire a qualsiasi ora e a ogni angolo