Un incendio devastante che ha lasciato dietro di sé distruzione, cenere e sospetti. Le indagini dei carabinieri non trascurano alcuna pista, neanche quella dell'origine dolosa dello spaventoso rogo che ha divorato il capannone industriale della ex Sta (Sviluppo Tecnologie Avanzate), nella zona industriale di Ferentino.
Le fiamme si sono sprigionate per un'intera giornata, dalle 3 circa della notte tra venerdì e sabato e per tutta la giornata di sabato, impegnando senza sosta numerose squadre dei vigili del fuoco di Frosinone, accorsi in forze. I pompieri hanno avuto a che fare con i focolai residui perfino nella notte tra sabato e domenica, tanto che per l'intera giornata di ieri una squadra ha presidiato costantemente il capannone andato a fuoco. I vigili del fuoco hanno lavorato con cautela e difficoltà anche perché la struttura muraria, con buona parte della copertura divorata dalle fiamme, è a rischio di crollo. Quanto al materiale incenerito, si tratterebbe per lo più di legname. Se così fosse, sarebbe scongiurato il rilascio nell'aria di sostanze nocive, ma si attende conferma in merito.

Sul fronte delle indagini vige il massimo riserbo da parte dei carabinieri della stazione di Ferentino, che stanno facendo tutti gli accertamenti del caso, al pari dei carabinieri forestali e dei vigili del fuoco. Intanto i militari hanno posto sotto sequestro il capannone che fino al 1994, anno della chiusura dell'industria, realizzava mobili per cucine.

Grido d'allarme dell'ambientalista ed ex consigliere comunale Marco Maddalena: «Un nuovo incendio è divampato a Ferentino in un capannone dismesso e di notte, chissà cosa sarà andato a fuoco? ha scritto su Facebook Non è la prima volta. Negli anni sono avvenuti fenomeni molto gravi. È tutto casuale?».
La deputata del M5s Ilaria Fontana, capogruppo in Commissione ambiente della Camera, sostiene: «Bisogna fare chiarezza in tempi strettissimi sull'incendio. Ho subito chiesto informazioni alle autorità locali e alla Prefettura e all'Arpa di verificare e comunicare tempestivamente quali siano le concentrazioni di inquinanti e le condizioni dell'aria nel circondario.
Negli ultimi mesi sono decine gli incendi di questa natura, in genere a impianti di stoccaggio di rifiuti: non vorrei che anche in questo caso ci trovassimo di fronte a qualcuno che fa il furbo ai danni dell'ambiente e della salute delle persone».