E' stato definitivamente domato l'incendio che ha completamente distrutto il capannone industriale dell'azienda S.T.A., situato in territorio di Ferentino, nei pressi del Casello A1 vicino lo Stradone Asi. Un sito ormai abbandonato che intorno alle 3.30 di questa mattina aveva preso improvvisamente fuoco.
La situazione è ormai sotto controllo. Sul posto è rimasta una squadra di vigili del fuoco a smassare e presidiare il sito.Un disastro che ha visto impegnate per oltre dieci ore, ben 15 unità di vigili del fuoco e quattro automezzi. Un lavoro incredibile quello dei caschi rossi che ha permesso di spegnere definitivamente gli ultimi focolai che erano rimasti accesi nella parte centrale dello stabile.
Un intervento senz'altro complicato vista anche la portata dell'incendio. Fiamme altissime e minacciose che hanno costretto i pompieri a muoversi con estrema cautela. Dopo una giornata ininterrotta di lavoro, sono riusciti però ad avere la meglio e ad entrare nell'edificio con l'ausilio di tutti i mezzi a loro disposizione.La struttura di circa 3000 mq è completamente collassata sotto l'azione devastante delle fiamme. Stando ai primi accertamenti, sono rimasti in piedi solo muri e tetto. Non esiste nient'altro all'interno dello stabile che conteneva legno e scarti di lavorazione sempre di legname, oltre a mobili, pannelli accatastati e macchinari.
Lo scheletro andrà ora abbattuto poiché a rischio crollo e si dovrà procedere alla bonifica dell'intera area. Intanto, inizieranno solo domani mattina i rilievi del caso necessari a definire le possibile cause dell'incendio. Bisognerà fare piena luce sull'accaduto: per ora non si esclude alcuna ipotesi, nemmeno l'azione dolosa che appare anche la più probabile.
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Brucia ininterrottamente da dieci ore il capannone industriale dell'azienda S.T.A., situato in territorio di Ferentino, nei pressi del Casello A1 vicino lo Stradone Asi. Un sito ormai abbandonato che intorno alle 3.30 di questa mattina ha preso improvvisamente fuoco. Le cause sono ancora da accertare, si attende l'esito delle indagini.
Un disastro che ha visto impegnate 15 unità di vigili del fuoco e quattro automezzi, ancora sul posto per cercare di spegnere definitivamente gli ultimi focolai rimasti accesi. Fa meno paura la colonna di fumo nero e acre che fin da subito si era propagata alta e minacciosa nelle aree limitrofe, con gravi disagi per i residenti e gli automobilisti di passaggio.
I vigili del fuoco a causa del rischio crolli devono muoversi ancora con estrema cautela. Entrare nell'edificio è estremamente rischioso, anche se la situazione sembra ormai essere sotto controllo, dopo ore di incessante lavoro dall'esterno, con l'ausilio di tutti i mezzi a loro disposizione. La struttura di circa 3000 mq è completamente collassata sotto l'azione devastante delle fiamme, alte e difficili da domare. E' rimasto ora qualche focolaio al centro.
Ci vorrà ancora del tempo prima di riuscire a bonificare per intero l'area e avviare, così, un'indagine approfondita sulle possibile cause dell'incendio. Non si esclude al momento alcuna ipotesi, nemmeno l'azione dolosa che potrebbe essere anche la più probabile.
Per fare piena luce sull'episodio, sul quale indagano anche i carabinieri, serviranno i rilievi dei caschi rossi. Solo allora si potrà accertare quello che è realmente accaduto.
Sembra invece confermata la presenza all'interno dello stabile di legno e scarti di lavorazione sempre di legname, oltre a mobili, pannelli accatastati e macchinari. Materiali altamente inquinanti. E sono tanti i cittadini preoccupati per un nuovo disastro ambientale, l'ennesimo, in una zona - quale la Valle del sacco - già duramente colpita sotto l'aspetto ambientale con le ricorrenti e recenti schiumate sul fiume Sacco.
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di: Alessandra CinelliAGGIORNAMENTO DELLE 10
Si tratta del capannone industriale dell'azienda S.T.A., situato in territorio di Ferentino, nei pressi del Casello A1 vicino lo Stradone Asi e abbandonato da tempo, quello che - per cause ancora tutte da accertare - ha preso fuoco intorno alle 3 di questa mattina.
La struttura - come ci è stato confermato dal comando provinciale dei vigili del fuoco - proprio in questi momenti sta collassando, sta crollando insomma, sotto l'azione devastante delle fiamme. I vigili del fuoco, accorsi con numerose squadre e incessantemente al lavoro da quasi sette ore, sono ancora sul posto per cercare di spegnere il fuoco e porre fine, in questo modo, anche alla formazione della densa colonna di fumo nero e acre che si è sviluppata dal rogo e che sta preoccupando residenti e non.
Sui social tutti parlano di un nuovo disastro per una zona - quale la Valle del sacco - già duramente colpita sotto l'aspetto ambientale con le ricorrenti e recenti schiumate sul fiume Sacco, e non solo per quelle.
I "caschi rossi" a causa del rischio crolli non possono entrare nell'edificio e da ore stanno operando dall'esterno dello stesso con l'ausilio di tutti i mezzi a loro disposizione. Soprattutto, si sta cercando di capire quale materiale sia custodito dentro il capannone, anche se ormai sembra certo che si tratti di legno e scarti di lavorazione sempre di legname. Tuttavia, la prudenza è di rigore in questi casi perché oltre al legno potrebbero esserci anche altri materiali e sostanze, magari tossiche, quali vernici e affini.
Tutte da verificare anche le cause dell'incendio, perché se è vero che il capannone era in disuso e abbandonato da tempo, e se è vero, come confermato dai vigili del fuoco, che il rogo molto probabilmente si è sviluppato dall'interno, c'è da chiedersi come si sia potuto originare l'incendio. Forse qualcuno, magari per cercare riparo dal freddo e dalla pioggia, è entrato ed ha acceso un fuoco poi sfuggito di mano? Forse il capannone era il rifugio di senzatetto che involontariamente possono aver generato l'incendio? O cos'altro?
Per fare piena luce sull'episodio, sul quale indagano anche i carabinieri, bisognerà attendere che i vigili del fuoco riescano ad entrare nella struttura avviando così i rilievi del caso. Solo allora si potrà accertare la natura dolosa o casuale del fuoco. Ma le fiamme, al momento sono ancora alte e quindi bisognerà attendere ancora come minimo qualche ora.
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AGGIORNAMENTO DELLE 8.50
Prosegue senza sosta la lotta dei vigili del fuoco per spegnere l'incendio che intorno alle 3 di questa mattina è divampato all'interno di un capannone industriale (pare dismesso da tempo) situato tra Frosinone e Ferentino, nei pressi del Casello dell'A1 e vicino all'Asse Attrezzato, quindi in piena zona industriale.
La struttura, stando a quanto appreso poco fa, sarebbe quasi del tutto collassata sotto l'azione devastatrice del fuoco, ma i vigili, impegnati sul posto da ormai oltre cinque ore, non possono ancora entrare in quello che ormai è rimasto dello stabile per il rischio di crolli. Per questo motivo non si è ancora riusciti a definire con esattezza il tipo di materiale custodito all'interno e se il capannone sia effettivamente dismesso o ancora in uso.
Sembrerebbe comunque che dentro vi sia prevalentemente legno o scarti di lavorazione di legname, anche se è ancora presto per avere un quadro dettagliato della situazione. In questi momenti si sta cercando di domare del tutto il rogo per poter poi avviare tutte le verifiche del caso, così come si sta cercando di capire se dentro l'edificio ci siano anche sostanze tossiche.
Intanto, l'area interessata dall'incendio è stata circoscritta ma le fiamme sono ancora alte - così come la colonna di fumo nero, che preoccupa non poco quanti risiedono nei pressi e non solo - fiamme difficili da domare nonostante la pioggia che da ore si sta abbattendo sulla zona, come sul resto della Ciociaria, proprio a causa dell'elevata infiammabilità del materiale custodito all'interno.
Tutte da accertare le cause che hanno provocato il rogo e in tal senso sarà importante capire se il capannone sia in disuso da tempo - come apparso in un primo momento - o se sia ancora utilizzato e da chi.
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Brucia da ore un capannone industriale dismesso ma pieno di materiale non ancora identificato. La struttura si trova lungo l'Asse Attrezzato, tra Frosinone e Ferentino, nei pressi della grande rotatoria che dà l'accesso al Casello dell'A1. Il rogo, stando alle primissime informazioni, si è sviluppato intorno alle 3 di questa mattina ed ha avvolto tutto il capannone provocando fiamme altissime e una densa colonna di fumo nero. Ciò nonostante la pioggia battente e sebbene, come detto prima, il capannone sia in disuso da molto tempo, anche se all'interno ci sono ancora tonnellate di materiale.
Sul posto si sono subito portati i vigli del fuoco, allertati da persone di passaggio. Vigili che, come ci è stato confermato, sono ancora al lavoro per domare il fuoco e fermare il propagarsi della nube di fumo che, non conoscendo la natura del materiale stipato dentro, potrebbe anche essere nocivo. .
Le operazioni di spegnimento sono rese molto difficoltose dal fatto che l'epicentro dell'incendio è nella zona più interna del capannone, dove però non si può entrare per il forte rischio di crolli. I "caschi rossi" sono quindi al lavoro da oltre quattro ore per spegnere le fiamme che, nonostante la pioggia battente, non accennano a diminuire, segno evidente che nell'edificio c'è materiale altamente infiammabile.
Quanto alle cause del rogo, vista la situazione non è dato sapere ancora nulla. Certo è che si tratta di un incendio come minimo sospetto: il capannone, infatti, è dismesso da tempo e il fuoco è partito dalla zona interna dello stesso. Inoltre, il materiale è ad alta infiammabilità anche se non si sa ancora di cosa si tratti. Dolo o cos'altro? Di sicuro bisognerà indagare a fondo su quanto sta accadendo: la Valle del sacco, dopo le recenti schiumate sul fiume sacco, è di nuovo teatro di un evento tutto da decifrare.
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