Furto con destrezza all'interno della certosa di Trisulti. Rubati i soldi degli incassi delle visite guidate, oltre 10.000 euro. Come noto infatti per entrare nella certosa oggi si paga e i soldi messi da parte hanno fatto "gola" a qualcuno. Sul fatto, accaduto tempo fa, proseguono le indagini dei carabinieri. Un furto con dinamiche tutte da chiarire.

Non si sa se ad agire sia stato solo un ladro o più persone che comunque avrebbero anche eluso le telecamere di videosorveglianza, visto che sono state spostate per non poter riprendere i momenti del colpo con destrezza. Un bottino niente male e tutto in contanti frutto delle visite guidate alla certosa. Soldi tra l'altro utili e necessari per le spese di manutenzione del luogo sacro.

Ad accorgersi del furto il presidente della Dhi, Benjamin Harnwell, che immediatamente ha allertato i carabinieri della stazione di Vico nel Lazio, competenti per territorio.
Le indagini vanno avanti alla ricerca dei responsabili. Violato così il monastero tanto caro prima ai certosini ed oggi gestito da una associazione internazionale. Ma non sarebbe la prima volta. Infatti, come raccontano le cronache, nel lontano 1973 fu rubato un ciborio di stile beniniano, un dono di inestimabile valore dell'impero asburgico alla certosa