Che la piaga della droga rappresenti un fenomeno allarmante a Ferentino non è una novità. E il ritrovamento in alcuni punti della città di siringhe usate e sporche a terra, a volte perfino senza protezione, sta a dimostrare che il grave problema sociale va assumendo proporzioni sempre più angoscianti. Anche ieri alcune siringhe macchiate di sangue, a terra, in un passaggio pubblico, sono state recuperate con prudenza e portate via dagli operatori del servizio civico municipale, lungo la scalinata utilizzata dai pedoni, che collega via Antica Curia al parcheggio sottostante Piazza Mazzini. Dunque siamo nel centro della città. Segnali inquietanti. Segnali che fanno emergere l'uso degli stupefacenti in tutta la sua gravità.

Ed allora non soltanto cocaina, marijuana, hashish e quant'altro (sono sempre più frequenti infatti i sequestri di sostanze stupefacenti, talvolta con quantitativi anche notevoli, da parte delle forze dell'ordine oltre alle denunce e agli arresti per spaccio), perché l'uso delle siringhe fa pensare addirittura all'eroina, considerata da sempre la droga dei poveri e non è da escludere che la crisi economica possa averla rilanciata. Ad ogni modo ieri il personale del servizio civico coordinato da Oreste Datti, ha riordinato come si deve la scala in questione, nei giorni scorsi ricoperta completamente dalle foglie e da cartacce, quindi è stata liberata anche dalle siringhe adoperate presumibilmente dai tossici.

Tuttavia quel passaggio pedonale, e non soltanto quello, non può fare a meno di un faro (lì c'è un riflettore, ma pare fosse spento negli ultimi tempi) che a sera lo illumini a giorno per ragioni di sicurezza. E pure di un dissuasore in cima alla scala, poiché spesso vengono sostati i veicoli talmente accostati al varco, che diventa impossibile per i passanti attraversarlo.
Per tornare alla scoperta delle siringhe adoperate e abbandonate a terra, certamente fanno affiorare una situazione sociale sicuramente drammatica.