In un primo momento il reato ipotizzato era tentata estorsione, poi derubricata in un tentativo di violenza privata. È con questo reato che ieri il giudice per l'udienza preliminare del Tribunale di Latina, Giorgia Castriota, ha rinviato a giudizio un giovane di Sonnino di 30anni, accusato di un ricatto a sfondo erotico nei confronti della ex fidanzata, una ragazza anche lei di Sonnino. I fatti contestati sono avvenuti nel 2017, quando i due ragazzi si lasciano: a quel punto secondo quanto ipotizzato dalla Procura l'imputato scrive alcuni sms alla sua ex con una minaccia relativa alla volontà di diffondere dei video che la ritraevano in pose erotiche.

A quel punto la ragazza ha presentato una diffida e in un secondo momento è stata aperta una inchiesta d'ufficio che è arrivata ieri in Tribunale. Nel frattempo la ragazza ha ritirato la querela, ma ieri il giudice ha comunque accolto la prospettazione del pm, mentre il legale del ragazzo, l'avvocato Lorenzo Magnarelli, ha cercato di scardinare le accuse puntando sull'insussistenza del fatto e inoltre ha sottolineato che, per un caso analogo, la Corte di Cassazione nel 2016 aveva stabilito che se l'episodio è unico e le parti si sono riconciliate non si può parlare di punibilità. Ieri i due ragazzi erano entrambi presenti e sono in buoni rapporti rispetto a quello che era accaduto un anno fa. Per l'imputato il processo inizierà ad aprile.