In tre finiscono nei guai per frode all'ingrosso con truffe e fatture per 35 milioni di euro. Gli uomini della guardia di finanza di Frosinone hanno dato esecuzione nelle scorse ore ad un'ordinanza emessa dal gip del tribunale di Frosinone dottoressa Lagoluso nei confronti di un cinquantunenne di Cassino, un sessantaquattrenne di Grosseto e un quarantacinquenne di Baiano (Av), capo e promotori di un'associazione a delinquere finalizzata alla truffa e alla frode nel settore della grande distribuzione alimentare. A capo della filiera, secondo i finanzieri, Arturo Salvatore Di Caprio. Il cinquantenne residente a Cassino è ritenuto - secondo le operazioni pregresse- un uomo contiguo al clan dei casalesi. 

Sono tuttora in corso di esecuzione i sequestri di beni mobili e immobili, conti corrente e quote societarie per un valore di circa 1 milione di euro riconducibili all'organizzazione, operante in tutto il territorio nazionale ma con sede principale nel frusinate.