"Dopo una notte di controlli, durati sino a pochi minuti fa, io unitamente ai carabinieri Forestali di Ceccano - Frosinone, alla polizia Provinciale, alla polizia municipale di Ceccano, all'Arpa ed a volontari, siamo riusciti a trovare elementi provanti importantissimi" -così il sindaco della città fabraterna, Roberto Caligiore, in un post pubblicato sul suo profilo Facebook dopo l'ennesima schiumata nel fiume Sacco nella notte- "Riferirò direttamente al Ministero dell'Ambiente stamattina. indagini in corso. Stiamo arrivando assassini", conclude il primo cittadino. 

Emergenza Fiume Sacco.
La grande mobilitazione, dopo aver attenzionato il ministro dell'ambiente Costa e le telecamere di Rai e "Striscia la notizia", va avanti coi suoi due volti: uno politico e l'altro popolare. Oggi, come annunciato, il sindaco Caligiore sarà ricevuto al Ministero dell'ambiente, «Con cui analizzeremo la situazione -ha fatto presente- ribadendo la necessità di più forze in campo», e dopodomani alle 10 la task force civica "Allerta Valle del Sacco" darà il via in città alla serie di manifestazioni denominata "Presidiamo i ponti". Il primo non poteva che essere il Ponte Berardi, sovrastante le più recenti schiumate salite ai disonori della cronaca nazionale.
«Per tenere alta l'attenzione sull'inquinamento del fiume -scrivono gli ormai quarantasette membri della task force- e per difendere la Valle del Sacco e la Bassa Valle del Liri, vogliamo fermare la pratica degli sversamenti criminali a danno dell'ambiente e della nostra salute. Enti di vigilanza e controllo prelevano i campioni di acqua quasi ad effetto schiuma esaurito e i loro risultati non arrivano mai. Il popolo è sfiduciato, stanco di correre in ospedale e di assistere alla morte dei suoi cari. Bisogna intervenire con urgenza per fermare questa strage e questo scempio. Sollecitiamo la Asl e gli organi competenti ad attivare nel più breve tempo possibile il "Registro tumori". Basta con i segreti! Nascondere i dati dei tumori è complicità».

"Allerta Valle del Sacco" È il nucleo operativo del "Coordinamento interprovinciale ambiente e salute Valle del Sacco e Bassa Valle del Liri" ed è ormai attivo da un mese per scovare e denunciare gli scarichi anomali, anche dietro segnalazione al numero 347.5109173. Ha iniziato a campionare le acque da sé, facendole analizzare da laboratori non finiti sotto inchiesta per concorso in reati ambientali. I risultati delle analisi, in attesa dei rapporti di prova in arrivo da Guardia costiera e Arpa, non avranno valore legale ma, secondo la task force, dati più trasparenti. I "rondisti", dopo aver reso noto che lunedì scorso hanno incontrato il ministro Costa per consegnarli una missiva sensibilizzante, hanno spinto Jimmy Ghione di "Striscia la notizia" a puntare i riflettori anche sullo schiumoso Alabro, affluente del Sacco che bagna Ferentino. In precedenza, durante l'intervista al sindaco, si era passati dall'affollata passerella "Al donatore di sangue" all'ex azienda ceccanese "Silp sud", sequestrata da carabinieri forestali e polizia provinciale in quanto trasformata in discarica abusiva di rifiuti pericolosi, tra cui tensioattivi e schiumogeni.

Domenica 2 dicembre, dopo l'approdo di Caligiore al Ministero, si registrerà così il primo corteo firmato "Allerta Valle del Sacco", la costola di un coordinamento formato da ventisei associazioni territoriali e decine di cittadini. Dalla stessa, all'attenzione del ministro Costa, anche un'informativa sul depuratore Asi, inquisito dall'Antimafia di Roma per inquinamento e smaltimento illecito di fanghi, nonché sulle attività agricole affatto vietate lungo le sponde fluviali dell'Area B della VdS: Frosinone, Patrica, Ceccano, Castro dei Volsci, Pofi, Ceprano e Falvaterra.

Ancora schiuma nel fiume Sacco, a Ceccano, ma anche lungo tutto il suo corso. Ancora tanta schiuma bianca e ancora tanta paura da parte delle popolazioni interessate, che temono sempre più fortemente per la propria salute e che non sanno più cosa fare e a chi rivolgersi per interrompere questa catena di sempre più ricorrenti episodi di inquinamento. 

Dopo la grande "schiumata" dello scorso sabato sera, infatti, in barba ai tanti appelli, alle proteste della gente, alla paura per il continuo aumento di malattie tumorali e non solo, in barba all'intervento degli organi di controllo, delle istituzioni, del Prefetto, del Sindaco, dei parlamentari, in barba all'arrivo in zona della Guardia costiera come di "Striscia la notizia", in spregio alla mobilitazione generale dei residenti, bhe, in totale disprezzo di tutto ciò gli inquinatori, gli "assassini ambientali" hanno colpito ancora: è accaduto intorno alla mezzanotte, quando, ancora una volta, un'enorme quantità di schiuma bianca ha ricoperto il corso d'acqua, il più inquinato d'Italia dopo il Po, suscitando nuovo allarme e nuovi timori tra i residenti. Anche in questa occasione scesi in strada per vedere di persona quanto stava accadendo, facendo poi esplodere, ancora una volta, la propria rabbia e la propria sorda impotenza sui social, dove sono stati pubblicati video, foto e frasi di fuoco contro chi sta uccidendo il fiume. Ma, soprattutto, sta ammazzando le popolazioni che vivono a ridosso del fiume. 

Stavolta gli inquinatori hanno cambiato giorno e orario - non più il tardo pomeriggio del sabato sera (magari con la pioggia) ma la mezzanotte a cavallo tra un giovedì e un venerdì di metà settimana, con il tempo buono peraltro - ma il risultato non è cambiato: schiuma bianca in abbondanza che scorreva coprendo il fiume e che, apparentemente proveniente, ancora una volta, da nord (forse sempre dal fiume Alabro che scorre nella zona di Ferentino) ha fatto rialzare il termometro della paura. Ma ha fatto anche riflettere sull'arroganza, sulla prepotenza, sulla mancanza di scrupoli che alberga nell'animo di questi "assassini ambientali", un'impudenza che lascia sbigottiti. Una vera sfida alle istituzioni, alle popolazioni, alla associazioni, a tutti...

Sul posto, anche ieri sera, si è subito portato pure il sindaco di Ceccano Caligiore, che a notte fonda ha riversato tutta la sua rabbia sul suo profilo Facebook dove ha pubblicato alcune foto e un post molto eloquente: "Sono qui sulla passerella di Santa Maria a Fiume ad osservare lo scempio che l'uomo è capace di fare! MINISTRO, COMANDANTE GENERALE DEI CARABINIERI, PROCURATORE DELLA REPUBBLICA, PRESIDENTE DELLA REGIONE ECC... ECC... ECC... cos'altro dobbiamo vedere prima di mobilitare tutto?".

Una frase eloquente, come lo sono le immagini che hanno invaso i social: vedremo nella giornata odierna cosa accadrà, se finalmente ci saranno quegli interventi massicci e incisivi da parte degli organi competenti, delle forze dell'ordine, della magistratura, che tutti auspicano. In gioco c'è la vita di migliaia di persone. 

(I video che vi mostriamo sono stati pubblicati sul proprio profilo Facebook da Matteo Di Pasquasio e inviati alla nostra posta. Le Foto sono quelle postate invece dal sindaco Caligiore).

di: Danilo Del Greco