Il Regno Unito aveva richiesto la consegna di un ottantenne per l'esecuzione del mandato di arresto emesso dall'autorità giudiziaria britannica. All'uomo erano stati contestati reati di abusi sessuali nei confronti di due sorelline molestate oltre quarant'anni prima. Pesantissime le accuse a suo carico: ben 9 gli episodi contestati al pensionato.

In base a quanto ricostruito dall'autorità britannica, i reati contestati all'uomo sarebbero stati commessi tra il 1970 e il 1974: oltre quarant'anni fa le due sorelline (all'epoca dei fatti minorenni) sarebbero state molestate - più volte - dall'uomo. Ma la denuncia non venne presentata subito. Come emerso dalle attività d'indagine, le minorenni sarebbero state molestate sessualmente da quell'amico di famiglia che aveva raggiunto l'Inghilterra per lavoro. Un rapporto personale, come trapelato dalle indiscrezioni, diventato nel tempo molto stretto tanto da permettere al pensionato e alle due ragazzine di avere una buona conoscenza, forse un rapporto di quotidianità. Difficile per le sorelline arrivare a denunciare tutto.

Ieri la Corte d'Appello si è espressa e per l'uomo, difeso dagli avvocati Emiliano Mignanelli e Benito Capellupo, è arrivato il no all'estradizione. Tra gli altri motivi, oltre alla prescrizione, alle leggi che normano il mandato di arresto europeo, anche la mancata presentazione di domanda di estradizione in base alla Convenzione Europea che non consente l'estradizione "se la prescrizione dell'azione o della pena è acquisita secondo la legislazione della parte richiedente o della parte richiesta".