La Colletta Alimentare non è uno slogan ma un modo di essere. Quest'anno ci sono tante novità. A guidare la squadra di volontari è arrivato Gianfranco Miele ma la famiglia è sempre quella: centinaia di persone singoli, associazioni e gruppi che prendono parte quella che rappresenta una giornata fondamentale per tutto il territorio. La signora Lauro, responsabile della Caritas della città martire ha tracciato un quadro della situazione locale: «A Cassino dal 1°gennaio al 21novembre i nuclei familiari ascoltati sono stati centinaia, i nostri operatori parlano con loro e capiscono quali sono le reali esigenze. Per quanto riguarda interventi di tipo alimentare ne sono stati fatti 632 di cui 382 per italiani, 242 per stranieri e 8 su persone con la doppia cittadinanza. È un dato di fatto che la povertà assoluta sia in netto aumento, ma quello che ci dà da pensare è la situazione di stallo che si registra. I numeri ci sono e vanno letti: dal 2012 i casi si sono cronicizzati e non c'è stata una soluzione.

Sempre più nuclei sono dipendenti dalla Caritas, non solo per emergenze alimentari ma anche per interventi di tipo economico, noi ne possiamo contare circa 220 e sono destinate al sostegno per pagare bollette, affitto e altre utenze necessarie a vivere nella dignità. Dalla nostra analisi si evidenzia come i nuovi poveri siano sempre più giovani, 1 su 3 ha meno di trentaquattro anni». Un grido di aiuto che l'assessore Benedetto Leone ha ascoltato: «Non ci possono essere slogan, la povertà si combatte quotidianamente anche con il servizio di volontariato. I dati dei servizi sociali sono preoccupanti: troppi i poveri che vivono nel silenzio e che per dignità non chiedono aiuto».

Miele ha sottolineato: «La colletta alimentare non è solo "una giornata per fare del bene". È un modo di pensare.
Non è un'iniziativa religiosa, partecipano persone di tutte le età e di tutti i ceti sociali, di religioni ed etnie diverse perché è l'obiettivo che è comune a tutti. Vorrei che lo spirito del gesto non si perda con un appuntamento fissato un giorno in mezzo all'anno. L'adesione al progetto è grande perché è proposta all'uomo e ai suoi bisogni nella sua interezza. La raccolta è una conseguenza».