Un'ordinanza di demolizione pende su "Villa del Poggio", il noto ristorante che sorge nei pressi dello svincolo della Monti Lepini, conosciuto in tutta la provincia e rinomato soprattutto per i piatti a base di pesce. Un locale molto frequentato per banchetti e cerimonie di ogni tipo, un successo che anni fa ha indotto i fratelli Fernando e Giovanni Mattacola, storici titolari del ristorante, ad ampliare i locali di via Quattro Strade, a Patrica.

Proprio questo ampliamento è finito sotto accusa innescando il lungo iter culminato con l'ordinanza di demolizione emessa dal Comune, la numero 38 del 6 giugno scorso. La vicenda risale molto indietro negli anni. La nuova ala del ristorante fu costruita sulla base di concessioni edilizie che nel 2004 vennero annullate dopo l'esposto di un vicino. Ai proprietari dell'immobile venne contestata anche la difformità delle opere realizzate rispetto al progetto, opere riguardanti una parte consistente dell'ampliamento.

I fratelli Mattacola, assistiti dall'avvocato Adriano Castellano, hanno subito presentato ricorso al Tar contro l'ordinanza di demolizione. L'altro ieri il giudice Roberto Maria Bucchi del Tar di Latina lo ha respinto. Lo ha fatto motivando la decisione col fatto che «allo stato non si profila il pericolo di pregiudizio grave e irreparabile, posto che la presentazione della domanda di sanatoria preclude all'amministrazione di dare esecuzione all'ordinanza di demolizione fino alla definizione della stessa».

Insomma, stop alle ruspe. Non si abbatte nulla fino a quando l'istanza di sanatoria presentata dai proprietari di "Villa del Poggio" non avrà fatto il suo corso. E magari con l'esito che i fratelli Mattacola sperano. Nella partita davanti al Tar il Comune è stato difeso dall'avvocato Francesco Scalia.