Due notizie all'orizzonte per lo stabilimento Fca di Cassino: una, senza dubbio, negativa. Ma l'altra, se confermata, farà certamente dimenticare il dispiacere. Andiamo con ordine: giovedì 29 novembre il successore di Sergio Marchionne, ovvero l'Ad Manley, illustrerà il piano industriale 2019-2022 e i modelli che saranno prodotti il prossimo anno.

La priorità sarà quella di dare nuove produzioni agli stabilimenti di Pomigliano e Mirafiori che hanno esaurito gli ammortizzatori sociali, quindi quasi certamente per Cassino non ci sarà nessun annuncio di modelli per l'anno prossimo. La mission del sito ciociaro - stando alle indiscrezioni che trapelano da ambienti di solito ben informati - sarà resa nota successivamente perché i nuovi modelli arriveranno solo nel 2020: e la novità più importante è che almeno una delle due Alfa Romeo in produzione sulle linee della fabbrica ai piedi dell'abbazia sarà ibrida.

Si inizia dunque a far strada la pista che porta all'auto elettrica e lo stabilimento di Cassino sarà tra i primi in Italia nella galassia di Fca. Nuovi modelli significa nuova occupazione, in Fca e nell'indotto: per questo la Uilm di Giangrande ha convocato per sabato primo dicembre alle 9 i 532 ex interinali.

Ma quel che è certo è che ancora tutto il 2019 sarà all'insegna della cassa integrazione: lo mette in evidenzia la Fiom, scettica sugli annunci fatti finora dai vertici di Fca. E intanto, sempre a proposito di sindacati, ieri si sono tenute le assemblee in fabbrica delle sigle firmatarie che hanno illustrato la piattaforma del nuovo contratto ma sono stati contestati dagli operai che hanno lamentato la mancanza di condivisione da parte dei delegati prima dell'approvazione del testo.