Discarica di ingombranti nella "casa degli immigrati" di via Pescarola. Quando la polizia di Stato, ieri pomeriggio, ha bussato alle porte della struttura si è trovata scene surreali davanti agli occhi. Rifiuti di ogni tipo, pronti probabilmente, per essere spediti nei paesi d'origine e per essere riciclati. Intorno all'immobile c'erano furgoni in stato di abbandono, pneumatici, lavatrici, parti di motori, bici, suppellettili, computer più un semi rimorchio carico di frigo, televisori, materassi: tutto, secondo gli investigatori del Commissariato diretto dal dottor Raffaele Mascia, era pronto per viaggiare in direzione del Senegal, nel paese d'origine dell'immigrato ritenuto responsabile di questo presunto "traffico" e con regolare licenza commerciale. A lui la contestazione della gestione non autorizzata dei rifiuti in base al decreto legge 52 del 2006. L'intero immobile, dove alloggiano una decina di stranieri, è stato posto sotto sequestro e affidato a lui stesso in giudiziale custodia per il mero uso abitativo. E mentre si continua a scavare per capire se e come poteva essere organizzato l'ipotetico "traffico di rifiuti", certe sono le contestazioni legate anche droga. Grazie al gruppo cinofili di Nettuno e all'infaticabile Enduro è stato trovato un grammo di marijuana a un ventunenne del Gambia solo segnalato e qualcosa in più (con bilancino e bustine di cellophane) a un ventitreenne connazionale denunciato per detenzione ai fini di spaccio. Entrambi ospiti della struttura. Le indagini non si fermano