È l'8 febbraio 2015 quando il Basket Veroli disputa la sua ultima partita ufficiale. Era il campionato di serie A2. Poi il ritiro e la conseguente esclusione, non indolore, dal campionato.
Ora, a distanza di oltre tre anni da quell'ultima partita il nome del Basket Veroli è risuonato ancora. Non in un palazzetto dello sport, ma nel tribunale di Frosinone, a qualche centinaia di metri di distanza da quel palasport che, negli ultimi anni, fu la casa della compagine giallorossa. Il Basket Veroli non c'è più, ma i guai restano, soprattutto in campo fiscale. Il giudice per le udienze preliminari del tribunale di Frosinone Ida Logoluso ha rinviato a giudizio l'ex presidente del club Leonardo Zeppieri, mentre ha prosciolto il suo successore Massimo Uccioli. Il processo inizierà a marzo.

L'inchiesta è nata a seguito di un accertamento fiscale da parte della Guardia di finanza. Spulciando nelle fatture messe dalla società di pallacanestro la polizia tributaria ha trovato fatture riferite, secondo l'accusa, «ad operazioni inesistenti». Si tratta di operazioni scouting per reperire informazioni, video e altri elementi utili per l'ingaggio dei giocatori, americani e di altri paesi europei. Costi finiti in una serie di società estere, soprattutto in Svizzera, ma anche nel Regno Unito,Cipro, Repubblica d'Irlanda e Stati Uniti. Alcune di queste società sono dei nomi noti della pallacanestro emerse anche in altre vicende che hanno riguardato club quali, per esempio, Forlì e Siena.

Secondo l'accusa a Zeppieri è contestato «al fine di evadere le imposte sui redditi e sul valore aggiunto», nel periodo d'imposta luglio 2009-giungo 2010 aver indicato nelle dichiarazioni fiscali «fatture riferite ad operazioni inesistenti» per un ammontare di 293.965 euro. Stesse accuse per l'anno d'imposta successivo, dal 1 luglio 2010 al 30 giugno 2011, e sempre per costi di scouting per un ammontare di 592.983 euro. Quindi, per il periodo d'imposta 1 luglio 2011-30 giugno 2012, la Finanza ha contestato fatture per 505.390 euro. Si tratta di importi singoli che variano da poche migliaia di euro a fatture da 30.000, 36.000, 37.100, 41.600, 53.5000 euro in favore di un numero ristretto di società con sede a Lugano, Chiasso, Dublino, Londra, Portogallo e California. Infine ad Uccioli erano contestate fatture per 157.140 euro nel periodo d'imposta luglio 2012-giugno 2013. Ma per questo capitolo il giudice ha stabilito il proscioglimento. Uccioli, peraltro, si è fatto interrogare dal magistrato per spiegare che, pur avallate da lui, si tratta di operazioni che risalivano alle gestioni precedenti che lui non aveva gestito direttamente. E che quando è entrato nella pienezza dei poteri, la stagione successiva, non ha fatto ricorso allo scouting. E in più ha spiegato di aver intrapreso delle azioni a tutela della sua persona e della società. In più mai, fino a quel momento, la federazione di pallacanestro aveva mosso contestazioni a quei bilanci.

Zeppieri è difeso dagli avvocati Giampiero Quadrini e Stefano Fiorentini, mentre Uccioli è assistito dagli avvocati Riccardo Masecchia e Fabrizio Faustini. Infine lo stesso Uccioli ha promosso un'azione di responsabilità nei confronti di Leonardo Zeppieri per 5,7 milioni di euro. Vengono contestate operazioni di esportazione illecita di capitali verso paesi a fiscalità agevolata per attività di scouting e diritti di immagini dei giocatori. In più nel ricorso si dà atto che le società che hanno emesso le fatture risulterebbero estranee al mondo dello sport, e perfino inattive.