Ladri in azione nella notte tra mercoledì e giovedì a Sant'Elia. I malviventi avrebbero agito all'ora di cena colpendo diverse abitazioni, circa una decina. In alcune case sono riusciti a entrare devastando il mobilio, i soprammobili, i divani e i cuscini; altrove, hanno trafugato soldi senza fermarsi a lungo. Una delle tecniche utilizzate, quella di far squillare il telefono di casa per vedere se c'è qualcuno e poi agire. Una serie di colpi che sono iniziati nella zona di Portella per proseguire come una "cascata" scendendo, prima nei palazzi della case popolari, dove avrebbero messo a segno un colpo al terzo piano, e poi ancora più giù in via Pezzogrande dove hanno terminato la loro azione criminosa dopo essere stati scoperti in due ville.

Nella prima sono stati messi in fuga da un uomo che era in cortile per buttare l'immondizia e ha notato sul pianerottolo della casa dei suoceri, proprio accanto alla sua abitazione, un'ombra con un attrezzo in mano davanti alla finestra chiusa.
Nel secondo caso un ragazzo ha notato la madre affacciata dal balcone che scrutava il giardino nel buio, ha visto delle persone vestite di scuro col volto coperto che cercavano di entrare e ha urlato facendoli scappare. Li ha inseguiti nel giardino e proprio loro avrebbero esploso dei colpi con una pistola, forse a tamburo o una scacciacani. La gente ha paura, la sera fa rientrare anche i cani.

Alcuni hanno messo divani e mobili davanti alle porte finestre e chiudono a chiave le stanze dall'interno. «Chissà cosa potrebbero fare entrando ha detto la signora Angela dopo il tentato furto subìto Non siamo più tranquilli neanche chiusi in casa nostra». Ad intervenire i carabinieri proseguono indagini serrate e, soprattutto, controlli sia di giorno che di notte.
Ci sarebbero diversi gruppi in azione, ad "agevolarli" probabilmente la posizione di Sant'Elia così vicina alla superstrada, che offre una fuga rapida.