Utilizzava assegni in bianco oggetto di furto per mettere a segno truffe. Negli anni il ferentinate finito nei guai avrebbe compiuto diversi reati del genere, in più di un comune della provincia di Frosinone, di conseguenza era già censito per reati contro il patrimonio. Ieri mattina i carabinieri del comando stazione di Ferentino, agli ordini del maresciallo capo Raffaele Alborino, coordinati dal capitano Camillo Giovanni Meo, comandante della compagnia carabinieri di Anagni, hanno arrestato nella città gigliata D. A., trentaquattrenne del posto.

L'arresto dell'uomo è scattato in esecuzione di uno specifico ordine di carcerazione per pene emesse dal Tribunale di Frosinone, dovendo scontare il trentaquattrenne 5 anni, 4 mesi e 3 giorni di reclusione per i reati di truffa e ricettazione. Reati commessi, stando all'esito delle indagini dell'Arma, tra gli anni 2010 e 2013 a Ferentino, Alatri e Tecchiena. Azioni disoneste in particolare messe in atto dall'uomo attraverso assegni oggetto di furto evidentemente ricettati. L'arrestato al termine delle formalità di rito, è stato accompagnato nella casa circondariale di Frosinone.

Gli stessi carabinieri di Ferentino, l'altro giorno hanno tratto in arresto un quarantaduenne di nazionalità albanese, residente a Ferentino, già noto per reati in questo caso legati agli stupefacenti, ma anche contro la persona e il patrimonio, in esecuzione di specifico ordine di carcerazione emesso dal Tribunale di Civitavecchia. Il quarantaduenne, invece, deve scontare una pena residua di 9 mesi e 23 giorni di reclusione per possesso e falsificazione di documenti di identità falsi, misfatto commesso ad agosto 2016 a Fregene. L'arrestato, al termine delle procedure di rito, è stato posto in regime di detenzione domiciliare presso la sua abitazione.